ANSA Notiziario Generale in Italiano
August 1, 2004
IRAQ: ATTACCHI A CHIESE; TIMORI PROCURATORE CALDEO S.SEDE
DATELINE: ROMA
BODY:
(ANSA) - ROMA, 2 AGO - "Quello che e' accaduto ieri in Iraq
e molto strano, dubito che chi ha condotto questi attacchi
possa dirsi musulmano o appartenente a qualsiasi altra
religione. Ieri sono stati compiuti atti orribili contro persone
che erano andate a pregare". E' quanto ha detto mons. Philip
Najim, procuratore dei Caldei presso la Santa Sede, commentando
alla Misna gli attacchi di ieri.
"Gli uomini e le donne uccisi da quelle esplosioni - ha
detto - erano entrati in un posto in cui ci si incontra con Dio.
Proibire l'esercizio della propria fede va contro qualsiasi
principio".
"Si nota che e' stato un attacco coordinato contro la Chiesa
cattolica perche tutti gli obiettivi erano cattolici. A Baghdad
hanno scelto la cattedrale armena e sila, hanno bombardato tre
chiese caldee e a Mosul un'altra importante chiesa caldea e
finita nel mirino dei terroristi. E' la prima volta che
succede" prosegue.
Interrogato se l'alto numero di chiese caldee interessate
dagli attacchi di ieri fosse casuale o nascondesse un qualche
recondito messaggio, il procuratore dei Caldei in Vaticano
sottolinea: "non posso pensare ad altro se non a una
casualita'. Nel governo attuale e nel personale diplomatico non
c'e nessun caldeo, ci sono alcuni siri. Ma anche in questo caso
si tratta della fede personale di un singolo che niente ha a che
fare con la politica".
Monsignor Najim, iracheno originario di Baghdad, e' convinto
che quanto accaduto ieri sia solo l'inizio di una nuova sfida
all'Iraq del dopoguerra: "Tutto quello che sta accadendo nelle
ultime settimane, mostra la chiara volonta' dei terroristi di
dividere il popolo iracheno, distinguendo tra sunniti, sciiti,
curdi, cristiani, non cristiani e cosi' via. Voglio invitare il
mio popolo, il popolo iracheno, a restare unito e compatto
adesso piu' che mai". (ANSA).
August 1, 2004
IRAQ: ATTACCHI A CHIESE; TIMORI PROCURATORE CALDEO S.SEDE
DATELINE: ROMA
BODY:
(ANSA) - ROMA, 2 AGO - "Quello che e' accaduto ieri in Iraq
e molto strano, dubito che chi ha condotto questi attacchi
possa dirsi musulmano o appartenente a qualsiasi altra
religione. Ieri sono stati compiuti atti orribili contro persone
che erano andate a pregare". E' quanto ha detto mons. Philip
Najim, procuratore dei Caldei presso la Santa Sede, commentando
alla Misna gli attacchi di ieri.
"Gli uomini e le donne uccisi da quelle esplosioni - ha
detto - erano entrati in un posto in cui ci si incontra con Dio.
Proibire l'esercizio della propria fede va contro qualsiasi
principio".
"Si nota che e' stato un attacco coordinato contro la Chiesa
cattolica perche tutti gli obiettivi erano cattolici. A Baghdad
hanno scelto la cattedrale armena e sila, hanno bombardato tre
chiese caldee e a Mosul un'altra importante chiesa caldea e
finita nel mirino dei terroristi. E' la prima volta che
succede" prosegue.
Interrogato se l'alto numero di chiese caldee interessate
dagli attacchi di ieri fosse casuale o nascondesse un qualche
recondito messaggio, il procuratore dei Caldei in Vaticano
sottolinea: "non posso pensare ad altro se non a una
casualita'. Nel governo attuale e nel personale diplomatico non
c'e nessun caldeo, ci sono alcuni siri. Ma anche in questo caso
si tratta della fede personale di un singolo che niente ha a che
fare con la politica".
Monsignor Najim, iracheno originario di Baghdad, e' convinto
che quanto accaduto ieri sia solo l'inizio di una nuova sfida
all'Iraq del dopoguerra: "Tutto quello che sta accadendo nelle
ultime settimane, mostra la chiara volonta' dei terroristi di
dividere il popolo iracheno, distinguendo tra sunniti, sciiti,
curdi, cristiani, non cristiani e cosi' via. Voglio invitare il
mio popolo, il popolo iracheno, a restare unito e compatto
adesso piu' che mai". (ANSA).