La Stampa, Italia
August 14, 2004
OGNI ANNO SEI MILIONI DI PELLEGRINI SALGONO AL SANTUARIO SUI PIRENEI
La grotta delle guarigioni Sessanta i miracoli ""certificati"" dalla
Chiesa
Tosatti Marco
:
SEI milioni di pellegrini visitano ogni anno Lourdes, un villaggio
dei Pirenei dove nel 1858 una contadinella ignorante e votata alla
tubercolosi, Bernadette Soubirous, vide la Madonna vestita di bianco
che fece sgorgare una fontana d'acqua dalla grotta. Acqua miracolosa:
da allora migliaia di persone sono ritornate da Lourdes ""guarite""
in maniera inspiegabile dalle malattie che le affliggevano. La Chiesa
ha ""certificato"" solo 66 di questi presunti prodigi. Ci va con i
piedi di piombo: un po' per diffidenza connaturata della gerarchia
ecclesiastica verso tutto cio' che appare straordinario, un po' per
il timore, piu' che giustificato nella Francia dei Lumi e nel clima
di scetticismo regnante, di un effetto boomerang, se i controlli non
sono severi. E in effetti lo sono.
Dal 1927 e' stata creata una Commissione internazionale, composta da
medici di diverse nazionalita' e fedi (o nessuna fede) che ha il
compito di seguire per vari anni il decorso di coloro che si
ritengono guariti miracolosamente.
Ci sono due livelli di giudizio, dopo la prima segnalazione che il
""miracolato"" fa all'Ufficio Medico di Lourdes. E passano parecchi
anni, e numerose visite, prima che arrivi il giudizio. L'ultimo caso
""certificato"" riguarda Jean Pierre Be'ly, colpito nel 1972 da
sclerosi multipla. Riconosciuto invalido al cento per cento, aveva
diritto a un accompagnatore fisso. Nel 1987 ando' a Lourdes, e per la
prima volta, dopo tre anni di letto, riusci' a camminare. Il 9
febbraio '99, dopo anni di osservazioni ed esami, si parlo'
ufficialmente di guarigione al di la' dei confini della scienza.
Lo scorso anno qualche cosa di analogo accadde a una signora di Roma,
Giuliana Tofani Mangelli, 60 anni, che soffriva di una sindrome
semiparalizzante dei muscoli delle gambe, detta di Guillan-Barre'.
Era venuta a Lourdes per pregare non per se' ma per suo marito
Raffaele, malato di un tumore al cervello. Mentre si trascinava
cercando di seguire la processione delle fiaccole ""proprio in
coincidenza di fronte a me del passaggio della statua della Madonna -
ha raccontato - mi sono sentita chiamare, un invito che diceva:
''cammina, cammina''. E' cosi' che e' incominciata la mia nuova vita.
Le mie gambe, come liberate da enormi stivali carichi di cemento,
hanno cominciato ad avanzare, involontariamente, sembrava che il mio
cervello non le controllasse piu'"".
Giuliana faceva parte del pellegrinaggio della diocesi di Roma,
guidato dal cardinale Ruini, e organizzato dall'Opera Romana
Pellegrinaggi. ""Abbiamo visto quella signora sofferente, e quasi
incapace di reggere in mano le candele tanto la malattia l'aveva
consunta - ha detto il Presidente dell'Opera, monsignor Liberio
Andreatta - si e' improvvisamente ripresa, lasciandoci tutti
sbigottiti"". Testimone dell'avvenimento anche Bruno Vespa, che
accompagnava l'anziana madre a Lourdes. Ora Giuliana Tofani e'
entrata nel raggio d'azione della Commissione medica internazionale.
Ogni giorno 120 mila litri d'acqua sgorgano dalla fonte della grotta
dove Bernadette si reco' 16 volte a incontrare la Madonna e le chiese
nel suo dialetto (non si espresse mai bene in francese): ""Madame,
boulets aoue' la bountat de me dise' qui es?"", ""Signora, volete
avere la bonta' di dirmi chi siete?"". ""Sono l'Immacolata
Concezione"" fu la risposta, che Bernadette ritornando a casa
continuo' a ripetersi, temendo di dimenticarla, e ignorandone il
significato. Mori' a 35 anni, soffrendo. ""I miracoli di Lourdes? Non
li ho mai visti"", disse.
Ma li videro molti altri, tra cui nomi come quelli di Huysmans,
Peguy, Mauriac, Cesbron. A Lourdes ha legato il suo nome Franz
Werfel, l'autore de ""I quaranta giorni del Mussa Dagh"", sul
genocidio armeno del 1915 a opera dei turchi. Werfel, ebreo, fuggiva
nel 1940 dall'invasione nazista della Francia, verso la Spagna e
l'America. Passo' per Lourdes, e si ripromise, se lui e la sua
famiglia avessero raggiunto la salvezza, di scrivere una storia di
Bernadette. Oggi e' una delle piu' belle biografie della veggente.
Il culto di Lourdes e' nato pero' in un momento infelice del gusto
architettonico, e cio' che si e' costruito intorno alla grotta di
Massabielle costituiva, secondo Huysmans, una vendetta del Diavolo.
August 14, 2004
OGNI ANNO SEI MILIONI DI PELLEGRINI SALGONO AL SANTUARIO SUI PIRENEI
La grotta delle guarigioni Sessanta i miracoli ""certificati"" dalla
Chiesa
Tosatti Marco
:
SEI milioni di pellegrini visitano ogni anno Lourdes, un villaggio
dei Pirenei dove nel 1858 una contadinella ignorante e votata alla
tubercolosi, Bernadette Soubirous, vide la Madonna vestita di bianco
che fece sgorgare una fontana d'acqua dalla grotta. Acqua miracolosa:
da allora migliaia di persone sono ritornate da Lourdes ""guarite""
in maniera inspiegabile dalle malattie che le affliggevano. La Chiesa
ha ""certificato"" solo 66 di questi presunti prodigi. Ci va con i
piedi di piombo: un po' per diffidenza connaturata della gerarchia
ecclesiastica verso tutto cio' che appare straordinario, un po' per
il timore, piu' che giustificato nella Francia dei Lumi e nel clima
di scetticismo regnante, di un effetto boomerang, se i controlli non
sono severi. E in effetti lo sono.
Dal 1927 e' stata creata una Commissione internazionale, composta da
medici di diverse nazionalita' e fedi (o nessuna fede) che ha il
compito di seguire per vari anni il decorso di coloro che si
ritengono guariti miracolosamente.
Ci sono due livelli di giudizio, dopo la prima segnalazione che il
""miracolato"" fa all'Ufficio Medico di Lourdes. E passano parecchi
anni, e numerose visite, prima che arrivi il giudizio. L'ultimo caso
""certificato"" riguarda Jean Pierre Be'ly, colpito nel 1972 da
sclerosi multipla. Riconosciuto invalido al cento per cento, aveva
diritto a un accompagnatore fisso. Nel 1987 ando' a Lourdes, e per la
prima volta, dopo tre anni di letto, riusci' a camminare. Il 9
febbraio '99, dopo anni di osservazioni ed esami, si parlo'
ufficialmente di guarigione al di la' dei confini della scienza.
Lo scorso anno qualche cosa di analogo accadde a una signora di Roma,
Giuliana Tofani Mangelli, 60 anni, che soffriva di una sindrome
semiparalizzante dei muscoli delle gambe, detta di Guillan-Barre'.
Era venuta a Lourdes per pregare non per se' ma per suo marito
Raffaele, malato di un tumore al cervello. Mentre si trascinava
cercando di seguire la processione delle fiaccole ""proprio in
coincidenza di fronte a me del passaggio della statua della Madonna -
ha raccontato - mi sono sentita chiamare, un invito che diceva:
''cammina, cammina''. E' cosi' che e' incominciata la mia nuova vita.
Le mie gambe, come liberate da enormi stivali carichi di cemento,
hanno cominciato ad avanzare, involontariamente, sembrava che il mio
cervello non le controllasse piu'"".
Giuliana faceva parte del pellegrinaggio della diocesi di Roma,
guidato dal cardinale Ruini, e organizzato dall'Opera Romana
Pellegrinaggi. ""Abbiamo visto quella signora sofferente, e quasi
incapace di reggere in mano le candele tanto la malattia l'aveva
consunta - ha detto il Presidente dell'Opera, monsignor Liberio
Andreatta - si e' improvvisamente ripresa, lasciandoci tutti
sbigottiti"". Testimone dell'avvenimento anche Bruno Vespa, che
accompagnava l'anziana madre a Lourdes. Ora Giuliana Tofani e'
entrata nel raggio d'azione della Commissione medica internazionale.
Ogni giorno 120 mila litri d'acqua sgorgano dalla fonte della grotta
dove Bernadette si reco' 16 volte a incontrare la Madonna e le chiese
nel suo dialetto (non si espresse mai bene in francese): ""Madame,
boulets aoue' la bountat de me dise' qui es?"", ""Signora, volete
avere la bonta' di dirmi chi siete?"". ""Sono l'Immacolata
Concezione"" fu la risposta, che Bernadette ritornando a casa
continuo' a ripetersi, temendo di dimenticarla, e ignorandone il
significato. Mori' a 35 anni, soffrendo. ""I miracoli di Lourdes? Non
li ho mai visti"", disse.
Ma li videro molti altri, tra cui nomi come quelli di Huysmans,
Peguy, Mauriac, Cesbron. A Lourdes ha legato il suo nome Franz
Werfel, l'autore de ""I quaranta giorni del Mussa Dagh"", sul
genocidio armeno del 1915 a opera dei turchi. Werfel, ebreo, fuggiva
nel 1940 dall'invasione nazista della Francia, verso la Spagna e
l'America. Passo' per Lourdes, e si ripromise, se lui e la sua
famiglia avessero raggiunto la salvezza, di scrivere una storia di
Bernadette. Oggi e' una delle piu' belle biografie della veggente.
Il culto di Lourdes e' nato pero' in un momento infelice del gusto
architettonico, e cio' che si e' costruito intorno alla grotta di
Massabielle costituiva, secondo Huysmans, una vendetta del Diavolo.