ANSA Notiziario Generale in Italiano
13 Dicembre 2004
UE: TURCHIA; COSTA, DEVE RICONOSCERE GENOCIDIO ARMENO
VENEZIA
(ANSA) - VENEZIA, 13 DIC - La Turchia deve riconoscere il
genocidio armeno. E quanto alla sua adesione all'Unione europea,
non va escluso una forma nuova di partenariato: cosi' Paolo
Costa, eurodeputato e sindaco di Venezia sintetizza la sua
posizione rispetto al rapporto Eurlings, in discussione a
Bruxelles, in merito al possibile ingresso della Turchia
nell'Unione.
"Ho firmato e confermo la mia firma convinta - spiega - a
due emendamenti. Il primo chiede alla Turchia di riconoscere il
genocidio armeno: una richiesta che il sindaco di Venezia, luogo
sacro alla diaspora armena, l'Armenia fuori dell'Armenia, ha il
dovere di pretendere".
"Il secondo emendamento - continua Costa - approva l'avvio
dei negoziati, ma non ne da' per scontato l'esito: non perche
vi sia alcuna riserva mentale sui requisiti soggettivi della
Turchia, che non ho alcuna difficolta' a riconoscere fin d'ora
(se Istambul accettera' la proposta Venezia e' pronta a un
gemellaggio da subito con l'antica Costantinopoli), ma perche
non e' ancora chiuso il dibattito sul nuovo significato mondiale
del progetto europeo voluto dai padri fondatori, sul contributo
futuro dell'Unione Europea alla pace e alla stabilita' mondiale:
un contributo che potrebbe vedere l'UE e la Turchia collaborare
piu' utilmente in forme diverse dalla classica integrazione,
che nessuno peraltro vuole escludere a priori".
"Non puo' sfuggire a nessuno - conclude Paolo Costa - che un
allargamento senza limiti della UE potrebbe rendere piu
difficile il suo parlare 'con una voce sola' da protagonista di
pace e stabilita sulla scena mondiale. Una UE ridotta a puro
grande mercato, magari sempre piu' grande, non aiuterebbe la
causa della pace ne per l'Europa, ne per la Turchia, ne per
il mondo intero". (ANSA).
13 Dicembre 2004
UE: TURCHIA; COSTA, DEVE RICONOSCERE GENOCIDIO ARMENO
VENEZIA
(ANSA) - VENEZIA, 13 DIC - La Turchia deve riconoscere il
genocidio armeno. E quanto alla sua adesione all'Unione europea,
non va escluso una forma nuova di partenariato: cosi' Paolo
Costa, eurodeputato e sindaco di Venezia sintetizza la sua
posizione rispetto al rapporto Eurlings, in discussione a
Bruxelles, in merito al possibile ingresso della Turchia
nell'Unione.
"Ho firmato e confermo la mia firma convinta - spiega - a
due emendamenti. Il primo chiede alla Turchia di riconoscere il
genocidio armeno: una richiesta che il sindaco di Venezia, luogo
sacro alla diaspora armena, l'Armenia fuori dell'Armenia, ha il
dovere di pretendere".
"Il secondo emendamento - continua Costa - approva l'avvio
dei negoziati, ma non ne da' per scontato l'esito: non perche
vi sia alcuna riserva mentale sui requisiti soggettivi della
Turchia, che non ho alcuna difficolta' a riconoscere fin d'ora
(se Istambul accettera' la proposta Venezia e' pronta a un
gemellaggio da subito con l'antica Costantinopoli), ma perche
non e' ancora chiuso il dibattito sul nuovo significato mondiale
del progetto europeo voluto dai padri fondatori, sul contributo
futuro dell'Unione Europea alla pace e alla stabilita' mondiale:
un contributo che potrebbe vedere l'UE e la Turchia collaborare
piu' utilmente in forme diverse dalla classica integrazione,
che nessuno peraltro vuole escludere a priori".
"Non puo' sfuggire a nessuno - conclude Paolo Costa - che un
allargamento senza limiti della UE potrebbe rendere piu
difficile il suo parlare 'con una voce sola' da protagonista di
pace e stabilita sulla scena mondiale. Una UE ridotta a puro
grande mercato, magari sempre piu' grande, non aiuterebbe la
causa della pace ne per l'Europa, ne per la Turchia, ne per
il mondo intero". (ANSA).