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Strasburgo approva il via ai negoziati. Chirac:

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  • Strasburgo approva il via ai negoziati. Chirac:

    Corriere della Sera, Italia
    16 Dicembre 2004

    Strasburgo approva il via ai negoziati. Chirac: un'adesione parziale
    per Ankara non è accettabile


    L'Europarlamento dice il primo sì alla Turchia

    Tra le richieste, tolleranza zero sulle torture e l'ammissione del
    genocidio degli armeni


    DAL NOSTRO INVIATO
    STRASBURGO - L'Europarlamento invita a iniziare il negoziato di
    adesione della Turchia all'Unione Europea: collegandolo però al
    rispetto di varie condizioni che, se non fossero rispettate,
    consentirebbero di bloccare tutto in qualsiasi momento. Questo
    messaggio politico, approvato a Strasburgo dopo un acceso dibattito,
    è indirizzato ai capi di Stato e di governo dei 25 Paesi membri
    dell'Ue, che stasera e domani si incontrano nel Consiglio europeo a
    Bruxelles per decidere se (e quando) andare incontro alle aspettative
    turche di integrazione nell'Ue. E anche per valutare come conciliare
    le esigenze politico-economiche con l'ostilità manifestata da ampie
    fasce di europei verso l'adesione di un Paese con 70 milioni di
    abitanti in maggioranza musulmani.
    Il presidente dell'Europarlamento, lo spagnolo Josep Borrell, ha
    considerato «chiaro» il segnale lanciato ai governi. 407 deputati
    hanno votato a favore dell'inizio della trattativa con il governo
    turco. I contrari sono stati 262 e 29 gli astenuti. Il sì è stato
    trainato dalla maggioranza dei socialisti, liberali, verdi e
    comunisti. I popolari hanno provocato polemiche chiedendo il voto
    segreto, che ha tentato di rendere meno evidenti le loro spaccature
    interne (i membri tedeschi e francesi sono contrari, mentre Forza
    Italia e i conservatori britannici appoggiano la Turchia). La Lega ha
    votato no con il gruppo degli «euroscettici». Non è passato il
    tentativo di declassare il negoziato nella concessione di un
    «partenariato privilegiato». Il presidente francese Jacques Chirac,
    finora critico verso l'ingresso della Turchia, è apparso alla tv Tf1
    per spiegare l'indisponibilità dei turchi verso un'adesione parziale
    e l'utilità di accoglierli nell'Ue se rispetteranno tutte le
    condizioni previste. Per questo, ha spiegato Chirac, «la domanda che
    ci si deve porre è: l'Europa, e in particolare la Francia, hanno
    interesse ad accogliere la Turchia? La mia risposta è: "Sì, ma...".
    Sì, se la Turchia risponderà a tutte le condizioni imposte a ciascun
    candidato che vuol aderire alla nostra Unione».
    Tra le condizioni poste ieri a Strasburgo dell'Europarlamento spicca
    il rispetto dei diritti umani. Vengono pretese garanzie sulla libertà
    religiosa, sul trattamento delle minoranze curde, sull'inizio di una
    «tolleranza zero» della tortura. Ci si aspetta poi l'ammissione del
    genocidio del popolo armeno nel periodo 1915-1923 (richiesta anche
    ieri da Chirac), negata dalle autorità di Ankara. La presidenza
    olandese di turno dell'Ue ha rilanciato il (non facile)
    riconoscimento della parte greca di Cipro, Stato membro dell'Ue dal
    maggio scorso.
    «E' ora che il Consiglio europeo annunci l'apertura dei negoziati con
    la Turchia», ha auspicato il presidente della Commissione Josè Manuel
    Barroso. Ma stasera i leader di Francia e Austria potrebbero
    continuare a guidare il fronte scettico accentuando le condizioni e
    contrastando l'orientamento a far partire il negoziato già entro il
    2005 per cercare di concluderlo in 10-15 anni.

    Ivo Caizzi
    Esteri

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    From: Emil Lazarian | Ararat NewsPress
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