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Caucaso: georgia chiede a Italia di mediare con Mosca

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    ANSA Notiziario Generale in Italiano
    November 26, 2004

    CAUCASO: GEORGIA CHIEDE A ITALIA DI MEDIARE CON MOSCA/ANSA ;
    BONIVER: PRESTO IN RUSSIA PER BUONI UFFICI

    BAKU

    (dell'inviata Elisa Pinna)

    (ANSA) - BAKU, 29 NOV - La Georgia ha chiesto all'Italia
    "una mediazione" con la Russia per risolvere i cosiddetti
    "conflitti congelati" interni, ovvero le crisi secessioniste
    dell'Abkhazia, dell'Ossezia meridionale e dell'Adhzara, regioni
    dove gli irredentisti chiedono indipendenza dal governo di
    Tbilisi contando sulle simpatie di Mosca. E' questo un impegno
    prioritario su cui il sottosegretario agli Esteri con delega per
    l'Asia, on. Margherita Boniver, di ritorno da una missione nel
    Caucaso meridionale, lavorera' immediatamente.

    "Penso di programmare, nel piu' breve tempo possibile, una
    visita a Mosca - ha spiegato ai giornalisti -. La richiesta di
    'mediazione' da parte delle massime autorita' georgiane, a
    partire dal presidente Micheil Saakasvili, e' stata veramente
    pressante, ma io - ha precisato - parlerei piuttosto di 'buoni
    uffici' presso il governo russo". "I georgiani - ha proseguito
    - contano sul momento eccezionale nelle relazioni tra Roma e
    Mosca, caratterizzate, oltre che dalla profonda amicizia
    personale tra Berlusconi e il presidente Putin, anche da una
    presenza di 20-30 mila imprese italiane in territorio russo".
    Il governo georgiano,nato dalla 'Rivoluzione della Rosa'
    capeggiata da Saakasvili esattamente un anno fa e presa a
    modello dall'opposizione ucraina in questi giorni, e' composto
    per lo piu' da ministri trentenni filooccidentali, che chiedono
    alla Russia di smantellare le proprie basi militari, circa 3
    mila soldati, dal territorio della Georgia.

    Nella regione del Caucaso meridionale, l'on. Boniver ha
    visitato anche l'Armenia e l'Azeirbagian. "Il bilancio della
    missione e' piu' che positivo. E' la terza che compio nel giro
    di tre anni, e cio serve a creare una continuita' di dialogo e
    un rapporto di fiducia essenziali al miglioramento delle gia
    ottime relazioni bilaterali". "Anche se il governo italiano -
    ha detto scherzando - ha gia' cambiato quattro ministri degli
    esteri in pochi anni, il sottosegretario per l'Asia e' rimasto
    lo stesso".

    Nelle tre capitali dell'area (Tbilisi, Ierevan e Baku), l'on
    Boniver ha firmato accordi economici bilaterali, ed ha parlato
    anche di quell'altra sanguinosa guerra "congelata" del Nagorno
    Karabakh, l'enclave armeno cristiana che si e' separata
    unilateralmente dall'Azeirbagian a maggioranza musulmana, tra
    decine di migliaia di morti e quasi un milione di profughi.
    "Sia a Ierevan (capitale armena) che a Baku (capitale azera) -
    ha riferito l'on. Boniver - ho trovato chiusura e astio
    reciproci. Ai miei interlocutori ho ribadito che l'unica
    soluzione possibile passa per la via negoziale e, innanzitutto,
    per la trattativa bilaterale, pur se affiancata da iniziative
    internazionali come quella dell'Osce e del gruppo di Minsk, che
    si possono tradurre anche in aiuti finanziari".

    Da Baku, ultima tappa ieri della missione italiana, e' venuta
    una seconda richiesta, stavolta di tipo economico: quella di
    diversificare i rapporti economici, attualmente dominati dal
    commercio energetico. L'Italia, infatti, e' il principale
    importatore di petrolio dall'Azeirbagian, con 214 mila barili di
    greggio al giorno per un miliardo di dollari all'anno. La firma,
    ieri nella capitale azera, di un accordo per la creazione di un
    "Forum consultivo per i rapporti economici bilaterali" e la
    nascita di una Camera di Commercio italo-azera, "apriranno la
    strada - ha osservato Boniver - a nuovi investimenti nel settore
    agro-alimentare, delle infrastrutture, delle costruzioni".
    (ANSA).
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