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Turchia: UE, gruppi si dividono in parlamento

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    ANSA Notiziario Generale in Italiano
    October 6, 2004

    TURCHIA: UE, GRUPPI SI DIVIDONO IN PARLAMENTO / ANSA ;
    ANCHE I FAVOREVOLI A AVVIO NEGOZIATI INSISTONO SU DIRITTI UMANI

    BRUXELLES

    (di Danila Clegg)

    (ANSA) - BRUXELLES, 6 OTT - Reazioni discordi al Parlamento
    europeo fra i gruppi parlamentari alla notizia che la
    Commissione europea ha adottato una raccomandazione con la quale
    si invitano i capi di Stato e di governo ad aprire il negoziato
    di adesione, seppur condizionato, con la Turchia.

    I piu' preoccupati sono apparsi i Popolari, che oltre a
    sollevare l'allarme sulle conseguenze sulla natura stessa
    dell'Unione che avrebbe un ingresso della Turchia, hanno anche
    paventato il rischio di un legame negativo fra la questione
    turca e quella della ratifica della Costituzione europea.

    A dar voce alle forti perplessita' degli euroscettici e
    stato il danese Jens-Peter Bonde, il quale ha sottolineato come
    la Turchia per il suo peso demografico influirebbe enormemente
    sulle scelte dell'Ue, in vista dei nuovi criteri decisionali che
    entreranno in vigore con la nuova Costituzione.

    Positivo invece il giudizio di una apertura dei negoziati con
    la Turchia di Socialisti, Verdi e Sinistra europea. Per tutti
    pero' la parola chiave e' che l'inizio del negoziato non
    significa una sua conclusione e che e' essenziale passare per un
    monitoraggio scrupoloso e rigoroso del rispetto dei diritti
    umani in Turchia.

    Il capogruppo dei Popolari, Hans Gert Poettering, ha
    sottolineato che con l'ingresso della Turchia nell'Unione,
    quest'ultima sara' diversa". Quanto ai negoziati, Poettering ha
    sollecitato i capi di Stato e di governo a non precludere la
    possibilita' che si possano concludere con l'opzione del
    partenariato speciale con la Turchia.

    Il suo compagno di gruppo, il presidente della comissione
    Esteri, Elmar Bork, ha sollecitato Commissione e Consiglio a
    fare in modo che la ratifica della Costituzione europea non
    "venga resa piu' difficile" dall'apertura dei negoziati con la
    Turchia.

    Decisamente piu' positivo l'approccio del capogruppo del Pse,
    Martin Schulz, secondo il quale questa decisione e' "di
    fondamentale importanza e ha un valore epocale". "L'adesione
    della Turchia, infatti, potra' dimostrare - ha sottolineato - che
    la societa' musulmana condivide gli stessi valori dei cittadini
    europei e mettera' in contraddizione i fondamentalisti".

    Il gruppo dei liberaldemocratici, nella sua maggioranza, ha
    precisato il capogruppo Graham Watson, accoglie con favore le
    raccomandazioni della Commissione. Watson ha anche posto in
    rilievo come "lo scontro di civilta' vada evitato e come
    l'adesione della Turchia contribuira' alla costruzione di un
    mondo in cui le tre grandi religioni monoteiste convivono
    pacificamente".

    Il verde Daniel Cohn Bendit ha rintuzzato le preoccupazioni
    dei popolari sulle conseguenze di una adesione turca sulla
    natura stessa dell'Unione, osservando di avere fiducia nel fatto
    che l'adesione non modifichera' le sue convinzioni profonde e i
    valori dell'Unione. I negoziati - ha sottolineato Cohn Bendit -
    devono andare avanti: "se la Turchia sbaglia sara' richiamata,
    se le trattative falliscono, si vedra' ".

    Piu' problematico l'approccio di Francis Wurtz, capogruppo
    della sinistra europa, il quale ha sollevato il problema della
    "minaccia alla liberta' di espressione" contenuta nel nuovo
    codice penale turco, l'occupazione militare di Cipro e il
    mancato riconoscimento del genocidio armeno.

    Che la questione turca tagli trasversalmente i gruppi lo
    dimostra la presa di posizione di Guido Podesta' di Forza
    Italia, il quale ha apprezzato il rigore e l'equilibrio
    dimostrato nei negoziati dal commissario Vereughen.

    L'europarlamentare ha quindi sottolineato come accettando
    l'impostazione della raccomandazione sulla Turchia, gli
    eventuali timori vadano eliminati. Si deve quindi mantenere
    l'impegno, pur senza garantire automaticamente l'adesione, ha
    osservato Podesta'. (ANSA).

    From: Emil Lazarian | Ararat NewsPress
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