KataWeb, Italia
luned́ 25 aprile 2005
ARMENIA: A EREVAN E IN EUROPA RICORDATI 90 ANNI GENOCIDIO
Ricordati in Armenia e in tutta Europa i massacri e le deportazioni
degli armeni avviati dall'Impero Ottomano il 24 aprile 1915. Fu
l'inizio di un'immane tragedia, che secondo gli armeni costo' la vita
a un milione e mezzo di persone in un vero e proprio genocidio. La
Turchia, erede di quell'Impero, nega pero' che vi fosse la volonta'
di sterminare un popolo e ha tentato giustificare le deportazioni
come "una decisione di guerra" assunta per proteggere la minoranza
dalle rappresaglie anti-secessionistiche. A Erevan, capitale
dell'Armenia, centinaia di migliaia di persone con in mano tulipani,
crisantemi e giunchiglie si sono radunate davanti al grande obelisco
che ricorda il sacrificio di una popolazione che divenne il nemico
interno dell'impero e fu dispersa nei deserti della Mesopotamia e nel
nord della Siria. La folla guardava in lontananza alle pendici
innevate del monte Ararat, nella Turchia orientale, dove ebbe luogo
la tragedia. C'erano anche migliaia di discendenti delle vittime che
fanno parte della diaspora armena, arrivati da Europa e Stati Uniti.
La Francia - dove vivono 400mila armeni e il presidente Jacques
Chirac si e' impegnato a sollecitare da Ankara il riconoscimento del
genocidio - ha ricordato la tragedia con una messa nella cattedrale
parigina di Notre Dame. (AGI)
luned́ 25 aprile 2005
ARMENIA: A EREVAN E IN EUROPA RICORDATI 90 ANNI GENOCIDIO
Ricordati in Armenia e in tutta Europa i massacri e le deportazioni
degli armeni avviati dall'Impero Ottomano il 24 aprile 1915. Fu
l'inizio di un'immane tragedia, che secondo gli armeni costo' la vita
a un milione e mezzo di persone in un vero e proprio genocidio. La
Turchia, erede di quell'Impero, nega pero' che vi fosse la volonta'
di sterminare un popolo e ha tentato giustificare le deportazioni
come "una decisione di guerra" assunta per proteggere la minoranza
dalle rappresaglie anti-secessionistiche. A Erevan, capitale
dell'Armenia, centinaia di migliaia di persone con in mano tulipani,
crisantemi e giunchiglie si sono radunate davanti al grande obelisco
che ricorda il sacrificio di una popolazione che divenne il nemico
interno dell'impero e fu dispersa nei deserti della Mesopotamia e nel
nord della Siria. La folla guardava in lontananza alle pendici
innevate del monte Ararat, nella Turchia orientale, dove ebbe luogo
la tragedia. C'erano anche migliaia di discendenti delle vittime che
fanno parte della diaspora armena, arrivati da Europa e Stati Uniti.
La Francia - dove vivono 400mila armeni e il presidente Jacques
Chirac si e' impegnato a sollecitare da Ankara il riconoscimento del
genocidio - ha ricordato la tragedia con una messa nella cattedrale
parigina di Notre Dame. (AGI)