SwissInfo, La Svizzera,
Lunedì 25 Luglio 2005
Detenzione di un negazionista: Ankara protesta
Dogu Perincek ha ripetuto le sue idee in occasione dell'82°
anniversario del Trattato di Losanna (Keystone)
Il ministro degli esteri turco ha criticato la Svizzera per la
breve detenzione del nazionalista turco sospettato di negazionismo
del genocidio armeno.
Per la legge svizzera, le affermazioni pubbliche di Dogu Perincek,
alle manifestazioni per le ricorrenze dell'82° anniversario del
Trattato di Losanna, costituiscono un reato.
La questione del riconoscimento del genocidio armeno è già stata
fonte di numerosi screzi diplomatici tra Svizzera e Turchia, tra cui
anche l'annullamento di una visita ufficiale da parte della ministra
degli esteri elvetica in Turchia nel 2003, quando il genocidio armeno
è stato ufficialmente riconosciuto in Svizzera.
Dopo diversi altri episodi legati alla controversia, alcuni mesi di
calma hanno contraddistinto i rapporti tra Svizzera e Turchia. Ma
lunedì sul quotidiano turco Hurriyet il ministro degli esteri
Abdullah Gul viene citato con queste parole: «È inaccettabile per noi
un trattamento simile nei confronti di un leader politico nazionale.
È degno questo di un paese come la Svizzera?»
Breve detenzione
Contro il capo del partito dei lavoratori turchi, Dogu Perincek, il
ministero pubblico di Winterthur ha infatti avviato un'indagine.
L'accusa è di aver negato il genocidio armeno del 1915 in una
conferenza pubblica tenuta venerdì scorso a Glattbrugg, nel canton
Zurigo. Detenuto brevemente, Dogu Perincek, è stato anche interrogato
dal giudice istruttore.
"Menzogna imperialista"
In Svizzera per partecipare alle ricorrenze dell'82° anniversario del
Trattato di Losanna, Perincek ha ripetuto il suo credo. Ossia che il
genocidio in realtà è una «menzogna degli imperialisti».
«Con lo slogan "genocidio degli armeni", i parlamenti europei
adottano decisioni che mirano all'abolizione dello stato nazionale
turco», ha esclamato. Un'affermazione che contravviene alla norma
antirazzismo e che costituisce un reato per la legislazione elvetica.
L'uomo è già stato denunciato dall'Associazione Svizzera-Armenia
(ASA), sempre per negazionismo, dopo un discorso pronunciato il 7
maggio a Losanna. Ora si sta valutando se Perincek abbia violato la
norma antirazzismo anche a Winterthur.
Intanto il giudice istruttore di Losanna ha emesso un mandato di
comparizione nei riguardi del politico per poterlo interrogare.
Trattato di Losanna
Domenica circa 2000 turchi e 300 curdi hanno commemorato in due
distinte manifestazioni a Losanna l'82° anniversario dell'omonimo
trattato con cui le grandi potenze europee nel 1923 riconobbero la
nuova Repubblica Turca.
Le autorità del capoluogo vodese avevano autorizzato entrambe le
manifestazioni a condizione che i gruppi non venissero a contatto. E
così è stato. I curdi, insieme ad armeni e assiri, si sono incontrati
nel centro città davanti al Palais de Rumine, proprio laddove il 24
luglio 1923 fu firmato il Trattato di Losanna; i turchi invece a
Ouchy vicino all'Hotel Beau-Rivage Palace, dove si svolsero i
negoziati che portarono all'accordo.
Le manifestazioni si sono svolte sotto stretta ma discreta
sorveglianza. La polizia di Losanna, appoggiata dalla cantonale, ha
fatto appello ad agenti in vacanza per assicurare il controllo dei
due incontri.
Queste celebrazioni hanno avuto come sfondo i negoziati di adesione
della Turchia all'Unione europea che inizieranno a ottobre. Alcuni
nazionalisti turchi temono che lo Stato turco faccia troppe
concessioni sulla questione delle minoranze.
Lunedì 25 Luglio 2005
Detenzione di un negazionista: Ankara protesta
Dogu Perincek ha ripetuto le sue idee in occasione dell'82°
anniversario del Trattato di Losanna (Keystone)
Il ministro degli esteri turco ha criticato la Svizzera per la
breve detenzione del nazionalista turco sospettato di negazionismo
del genocidio armeno.
Per la legge svizzera, le affermazioni pubbliche di Dogu Perincek,
alle manifestazioni per le ricorrenze dell'82° anniversario del
Trattato di Losanna, costituiscono un reato.
La questione del riconoscimento del genocidio armeno è già stata
fonte di numerosi screzi diplomatici tra Svizzera e Turchia, tra cui
anche l'annullamento di una visita ufficiale da parte della ministra
degli esteri elvetica in Turchia nel 2003, quando il genocidio armeno
è stato ufficialmente riconosciuto in Svizzera.
Dopo diversi altri episodi legati alla controversia, alcuni mesi di
calma hanno contraddistinto i rapporti tra Svizzera e Turchia. Ma
lunedì sul quotidiano turco Hurriyet il ministro degli esteri
Abdullah Gul viene citato con queste parole: «È inaccettabile per noi
un trattamento simile nei confronti di un leader politico nazionale.
È degno questo di un paese come la Svizzera?»
Breve detenzione
Contro il capo del partito dei lavoratori turchi, Dogu Perincek, il
ministero pubblico di Winterthur ha infatti avviato un'indagine.
L'accusa è di aver negato il genocidio armeno del 1915 in una
conferenza pubblica tenuta venerdì scorso a Glattbrugg, nel canton
Zurigo. Detenuto brevemente, Dogu Perincek, è stato anche interrogato
dal giudice istruttore.
"Menzogna imperialista"
In Svizzera per partecipare alle ricorrenze dell'82° anniversario del
Trattato di Losanna, Perincek ha ripetuto il suo credo. Ossia che il
genocidio in realtà è una «menzogna degli imperialisti».
«Con lo slogan "genocidio degli armeni", i parlamenti europei
adottano decisioni che mirano all'abolizione dello stato nazionale
turco», ha esclamato. Un'affermazione che contravviene alla norma
antirazzismo e che costituisce un reato per la legislazione elvetica.
L'uomo è già stato denunciato dall'Associazione Svizzera-Armenia
(ASA), sempre per negazionismo, dopo un discorso pronunciato il 7
maggio a Losanna. Ora si sta valutando se Perincek abbia violato la
norma antirazzismo anche a Winterthur.
Intanto il giudice istruttore di Losanna ha emesso un mandato di
comparizione nei riguardi del politico per poterlo interrogare.
Trattato di Losanna
Domenica circa 2000 turchi e 300 curdi hanno commemorato in due
distinte manifestazioni a Losanna l'82° anniversario dell'omonimo
trattato con cui le grandi potenze europee nel 1923 riconobbero la
nuova Repubblica Turca.
Le autorità del capoluogo vodese avevano autorizzato entrambe le
manifestazioni a condizione che i gruppi non venissero a contatto. E
così è stato. I curdi, insieme ad armeni e assiri, si sono incontrati
nel centro città davanti al Palais de Rumine, proprio laddove il 24
luglio 1923 fu firmato il Trattato di Losanna; i turchi invece a
Ouchy vicino all'Hotel Beau-Rivage Palace, dove si svolsero i
negoziati che portarono all'accordo.
Le manifestazioni si sono svolte sotto stretta ma discreta
sorveglianza. La polizia di Losanna, appoggiata dalla cantonale, ha
fatto appello ad agenti in vacanza per assicurare il controllo dei
due incontri.
Queste celebrazioni hanno avuto come sfondo i negoziati di adesione
della Turchia all'Unione europea che inizieranno a ottobre. Alcuni
nazionalisti turchi temono che lo Stato turco faccia troppe
concessioni sulla questione delle minoranze.