ARMENIA-TURCHIA: INEDITO FACCIA A FACCIA AMBASCIATORI SU RAI
ANSA Notiziario Generale in Italiano
March 20, 2006
Interventi A Cronometro Su Questione Genocidio Su Uno Mattina
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - La spinosa questione del presunto genocidio
degli armeni da parte dei turchi nel 1915, che Ankara non ha mai
ufficialmente riconosciuto, e' stato al centro di un incontro fra
gli ambasciatori in Italia di Turchia, Ugul Ziyal, e Armenia, Rouben
Shugarian, stamani sulla rubrica di storia di Uno Mattina. Un incontro
definito "storico" dal conduttore della trasmissione, Roberto Olla,
fra i rappresentanti diplomatici di due Paesi, che fra loro non hanno
relazioni diplomatiche.
I due ambasciatori, che hanno avuto tempi 'contingentati' per parlare
e senza domande, si sono detti d'accordo di dover guardare al futuro
per superare la storica inimicizia fra i due Paesi, che lentamente
sembrano erodere la pesante barriera rappresentata dal genocidio, senza
essere tuttavia ancora riusciti ad abbatterla: la Turchia e' pronta
ad esaminare la spinosa questione con una "ricerca congiunta sugli
archivi storici" insieme all'Armenia; l'Armenia ribadisce di essere
pronta a riaprire relazioni con Ankara, ma chiede che la questione
del genocidio non sia appannaggio degli storici, ma dei due governi.
"Non concordiamo sulla natura di questa tragedia", ha detto
l'ambasciatore turco Ziyal: "Non si tratta di negazionismo,
ma di ricercare congiuntamente negli archivi verita' che siano
incontrovertibili", ha detto, aggiungendo che "il governo e il
parlamento turchi sono pronti ad esaminare la questione da un punto di
vista storico", visto che la disputa riguarda fatti compiuti ai tempi
dell'Impero Ottomano, prima che nascesse la repubblica turca. Sulla
sua proposta, ha detto l'ambasciatore, Ankara sta ora aspettando una
risposta dal governo di Erevan.
Per Ziyal, il fatto che "attivisti armeni abbiano chiesto a diversi
parlamenti di approvare differenti risoluzioni che riconoscono il
genocidio degli armeni. Questo significa che le realta' storiche non
sono state in grado di sostanziare queste accuse".
"La storia - ha detto da parte sua l'ambasciatore armeno Shugarian -
non e' stata scritta, non e' un documento che puo essere censurato,
il genocidio e' un fatto accaduto e la diaspora armena, sparsa
per il mondo, ne costituisce una prova". Secondo Shugarian,
"l'interpretazione turca e' in completo disaccordo con il resto
della comunita internazionale", ed il fatto che "la maggior parte
della comunita' internazionale riconosce il genocidio come un fatto
storico. Il Parlamento italiano lo ha riconosciuto nel 2001".
Il negazionismo, secondo il diplomatico armeno, costituisce un
ostacolo alla prevenzione dei crimini: "Potete immaginare voi una
commissione di storici incaricata di decidere se Auschwitz sia esistita
o meno?". La questione, ha detto Shugarian, non deve essere affrontata
dagli storici, ma dai politici e attraverso "comitati" e "commissioni"
intergovernative. Shugarian ha ricordato come l'Armenia abbia "steso la
mano a voi (turchi) per aprire i confini e per stabilire un dialogo".
L'ambasciatore turco ha poi detto che il suo Paese "e ansioso di
avere ottimi rapporti con l'Armenia", che deve pero riconoscere il
confini fra i due Paesi determinati dall'accordo del 1923 siano
considerati da Erevan come "inviolabili e permanenti". Se non vi
sono rivendicazioni sui confini turchi, "da questo punto di partenza
possiamo andare avanti".
Shugarian ha ricordato come il confine sia stato "chiuso
unilateralmente", in violazione dell'accordo del '23, che stabilisce
collegamenti nei trasporti fra i due Paesi. Secondo l'ambasciatore
turco, "solo il confine terrestre e' chiuso", mentre lo spazio aereo e'
aperto.
ANSA Notiziario Generale in Italiano
March 20, 2006
Interventi A Cronometro Su Questione Genocidio Su Uno Mattina
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - La spinosa questione del presunto genocidio
degli armeni da parte dei turchi nel 1915, che Ankara non ha mai
ufficialmente riconosciuto, e' stato al centro di un incontro fra
gli ambasciatori in Italia di Turchia, Ugul Ziyal, e Armenia, Rouben
Shugarian, stamani sulla rubrica di storia di Uno Mattina. Un incontro
definito "storico" dal conduttore della trasmissione, Roberto Olla,
fra i rappresentanti diplomatici di due Paesi, che fra loro non hanno
relazioni diplomatiche.
I due ambasciatori, che hanno avuto tempi 'contingentati' per parlare
e senza domande, si sono detti d'accordo di dover guardare al futuro
per superare la storica inimicizia fra i due Paesi, che lentamente
sembrano erodere la pesante barriera rappresentata dal genocidio, senza
essere tuttavia ancora riusciti ad abbatterla: la Turchia e' pronta
ad esaminare la spinosa questione con una "ricerca congiunta sugli
archivi storici" insieme all'Armenia; l'Armenia ribadisce di essere
pronta a riaprire relazioni con Ankara, ma chiede che la questione
del genocidio non sia appannaggio degli storici, ma dei due governi.
"Non concordiamo sulla natura di questa tragedia", ha detto
l'ambasciatore turco Ziyal: "Non si tratta di negazionismo,
ma di ricercare congiuntamente negli archivi verita' che siano
incontrovertibili", ha detto, aggiungendo che "il governo e il
parlamento turchi sono pronti ad esaminare la questione da un punto di
vista storico", visto che la disputa riguarda fatti compiuti ai tempi
dell'Impero Ottomano, prima che nascesse la repubblica turca. Sulla
sua proposta, ha detto l'ambasciatore, Ankara sta ora aspettando una
risposta dal governo di Erevan.
Per Ziyal, il fatto che "attivisti armeni abbiano chiesto a diversi
parlamenti di approvare differenti risoluzioni che riconoscono il
genocidio degli armeni. Questo significa che le realta' storiche non
sono state in grado di sostanziare queste accuse".
"La storia - ha detto da parte sua l'ambasciatore armeno Shugarian -
non e' stata scritta, non e' un documento che puo essere censurato,
il genocidio e' un fatto accaduto e la diaspora armena, sparsa
per il mondo, ne costituisce una prova". Secondo Shugarian,
"l'interpretazione turca e' in completo disaccordo con il resto
della comunita internazionale", ed il fatto che "la maggior parte
della comunita' internazionale riconosce il genocidio come un fatto
storico. Il Parlamento italiano lo ha riconosciuto nel 2001".
Il negazionismo, secondo il diplomatico armeno, costituisce un
ostacolo alla prevenzione dei crimini: "Potete immaginare voi una
commissione di storici incaricata di decidere se Auschwitz sia esistita
o meno?". La questione, ha detto Shugarian, non deve essere affrontata
dagli storici, ma dai politici e attraverso "comitati" e "commissioni"
intergovernative. Shugarian ha ricordato come l'Armenia abbia "steso la
mano a voi (turchi) per aprire i confini e per stabilire un dialogo".
L'ambasciatore turco ha poi detto che il suo Paese "e ansioso di
avere ottimi rapporti con l'Armenia", che deve pero riconoscere il
confini fra i due Paesi determinati dall'accordo del 1923 siano
considerati da Erevan come "inviolabili e permanenti". Se non vi
sono rivendicazioni sui confini turchi, "da questo punto di partenza
possiamo andare avanti".
Shugarian ha ricordato come il confine sia stato "chiuso
unilateralmente", in violazione dell'accordo del '23, che stabilisce
collegamenti nei trasporti fra i due Paesi. Secondo l'ambasciatore
turco, "solo il confine terrestre e' chiuso", mentre lo spazio aereo e'
aperto.