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Ne/ Azerbaigian, Vari Scenari Di Geopolitica Energetica

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    NE/ AZERBAIGIAN, VARI SCENARI DI GEOPOLITICA ENERGETICA

    Virgilio Notizie
    Ott 14, 2008
    Italy

    Esteri

    Baku al centro degli interessi di Russia, Stati uniti e Turchia

    Roma, 14 ott. (Apcom) - Basta guardare la cartina: l'Azerbaigian
    nel mezzo di quel Caucaso meridionale, sconvolto quest'estate dalla
    guerra russo-georgiana, ed uno snodo cruciale per la geopolitica delle
    risorse energetiche che dal centro dell'Eurasia, il mar Caspio, fa
    dipanare le arterie del gas e del petrolio verso la Russia, l'Europa
    e la Cina. Quel che decide il presidente azero Ilham Aliev, destinato
    a una probabile ampia vittoria nelle presidenziali di domani, non
    affatto scevro di significato per le potenze che si contendono le
    ricchezze della regione.

    In particolare, il conflitto tra Mosca e Tbilisi ha posto ancor
    pi in dubbio la sicurezza dell'approvvigionamento di energia. La
    Georgia, infatti, un paese di transito per il petrolio trasportato
    dall'oleodotto che parte dalla capitale azera Baku e arriva al
    porto turco di Ceyhan. Si tratta del noto Baku-Tbilisi-Ceyhan (Btc),
    che l'Occidente considera un'infrastruttura strategica - assieme al
    quasi parallelo gasdotto Baku-Tbilisi-Erzurum (Gadotto del Caucaso
    meridionale) - per la strategia di diversificazione energetica
    dell'Europa. E la Russia, dal canto suo, ritiene questo sistema di
    trasporti un pericoloso concorrente per il suo predominio sulle rotte
    dell'energia dell'Asia centrale.

    Potenze globali - come gli Stati uniti e la Russia - e regionali
    (il caso della Turchia) si contendono i favori di Aliev, arbitro
    del destino di importanti stock d'idrocarburi. Un giudice che, però,
    ha nel suo stesso territorio un fattore d'instabilita importante: il
    conflitto mai concluso con la vicina Armenia per il controllo della
    regione del Nagorno-Karabakh. Una guerra "congelata" dagli anni '90,
    ma che ancora piu esplodere come accaduto alla Georgia per l'Ossezia
    del sud e l'Abkhazia.

    La Russia, oggi, ha nel Caucaso meridionale un solo vero alleato
    - l'Armenia - e rischia di vedere crescere ai suoi confini un
    importante concorrente per l'esportazione di gas, soprattutto se
    andra in porto il progetto europeo per la costruzione del Nabucco,
    la condotta tran-europea che l'Ue considera una priorita strategica
    e che andrebbe a innestarsi al Baku-Tbilisi-Erzurum. D'altro canto,
    nell'eterno conflitto per il Nagorno-Karabakh, Aliev ha tutto
    l'interesse a cercare di mettere un cuneo tra Erevan e Mosca. E un
    accordo sul tema cruciale delle forniture energetiche potrebbe esserne
    il lubrificante.

    Eurasia Daily Monitor ha spiegato in un recente articolo che "l'attuale
    situazione presenta un raro momento d'opportunita a Baku per fare
    un'offerta che non piu rifiutare". La tesi del giornale online
    della Jamestown Foundation che Aliev potrebbe decidere di vendere il
    gas azero alla Russia - essendoci gia stata all'inizio dell'estate
    un'offerta in questo senso del presidente russo Dmitri Medvedev -
    a un prezzo favorevole.

    L'eventuale mossa avrebbe indubbi vantaggi sia per Baku che per
    Mosca. L'Azerbaigian potrebbe cosi rendere meno importante per la
    Russia il sostegno all'Armenia. La Russia vedrebbe confermato il
    ruolo di Gazprom come principale fornitore dell'Europa e avrebbe il
    vantaggio di rallentare l'avvicinamento di Baku alle strutture della
    Nato, facendolo peraltro in una maniera piu limpida agli occhi degli
    osservatori internazionali rispetto a quanto accade con la Georgia
    e l'Ucraina.

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