ICN News, Italia
26 Marzo 2009
DIRITTI UMANI. Appello degli Armeni in Italia contro le minacce turche
ITALIA, 08:08:00
COMUNICATO STAMPA
Le comunità armene d'Italia esprimono perplessità, rabbia e sconcerto
di fronte alla politica negazionista turca che in questi ultimi tempi
riecheggia con insistenza sulle pagine della stampa locale ed
internazionale dove vengono spesso riportate dichiarazioni di alti
rappresentanti del governo turco che sostengono che un riconoscimento
del "genocidio degli armeni del 1915" da parte degli Stati Uniti
rischierebbe di "bloccare il dialogo tra Ankara ed Erevan".
Constatano che ancora una volta la Turchia, che aspira a far parte
della famiglia europea, ricorre alle solite intimidazioni e minacce,
sostenendo il "blocco" di un dialogo ad oggi inesistente con la vicina
Armenia, per contrastare una verità storica oramai acclarata e
ultimamente comprovata da documenti anche ottomani. In effetti non
risulta che la Turchia abbia, ad oggi, deciso o abbia intenzione di
riaprire i propri confini, chiusi unilateralmente dal 1993, con la
vicina Armenia, malgrado le pressioni dell'Unione Europea in tal
senso. Non risulta che la Turchia abbia accettato la proposta del
governo armeno di istituire, senza alcuna precondizione, una
commissione bilaterale intergovernativa per instaurare quel dialogo da
più parti auspicato.
Non risulta che la Turchia accetti che una parte dei suoi
intellettuali e giornalisti professino una verità diversa da quella
imposta dallo Stato. Sono per questo processati e marchiati come
traditori della patria (vedi petizione intellettuali). Non risulta
che la Turchia abbia voglia e intenzione di fare i conti con la
propria storia e con quel fardello che pesa da più di 90 anni,
rinnegato con disprezzo. Le comunità armene invitano l'opinione
pubblica, le istituzioni e gli organi di stampa a non cadere nel
tranello della demagogia attuata dall'abile mondo politico turco.
Le comunità armene invitano altresì il governo ed il mondo politico
italiano ad adoperarsi nell'attuazione della politica di buon vicinato
proposta dall'Unione Europea facendo pressioni sul governo turco per
la riapertura delle frontiere senza precondizioni, e sostenendo
l'opinione pubblica della Turchia in questo suo difficile cammino
verso una presa di coscienza seria inerente il proprio passato e la
propria storia. Una presa di coscienza minacciata dalla mancanza della
libertà di espressione e di pensiero banditi da un codice penale
alquanto discutibile.
Auspicano altresì che il nuovo Presidente degli Stati Uniti,
sig. Barak Obama, prossimamente in visita in Turchia, mantenga fede
alle promesse rivolte alla comunità armena durante la recente campagna
elettorale e indirizzi al mondo intero un chiaro segnale affinché il
diritto alla Memoria del popolo armeno non venga ancor di più
oltraggiato o, peggio, schernito.
Le Comunità Armene d'Italia.
http://www.icn-news.com/?do=news&i d=6114
26 Marzo 2009
DIRITTI UMANI. Appello degli Armeni in Italia contro le minacce turche
ITALIA, 08:08:00
COMUNICATO STAMPA
Le comunità armene d'Italia esprimono perplessità, rabbia e sconcerto
di fronte alla politica negazionista turca che in questi ultimi tempi
riecheggia con insistenza sulle pagine della stampa locale ed
internazionale dove vengono spesso riportate dichiarazioni di alti
rappresentanti del governo turco che sostengono che un riconoscimento
del "genocidio degli armeni del 1915" da parte degli Stati Uniti
rischierebbe di "bloccare il dialogo tra Ankara ed Erevan".
Constatano che ancora una volta la Turchia, che aspira a far parte
della famiglia europea, ricorre alle solite intimidazioni e minacce,
sostenendo il "blocco" di un dialogo ad oggi inesistente con la vicina
Armenia, per contrastare una verità storica oramai acclarata e
ultimamente comprovata da documenti anche ottomani. In effetti non
risulta che la Turchia abbia, ad oggi, deciso o abbia intenzione di
riaprire i propri confini, chiusi unilateralmente dal 1993, con la
vicina Armenia, malgrado le pressioni dell'Unione Europea in tal
senso. Non risulta che la Turchia abbia accettato la proposta del
governo armeno di istituire, senza alcuna precondizione, una
commissione bilaterale intergovernativa per instaurare quel dialogo da
più parti auspicato.
Non risulta che la Turchia accetti che una parte dei suoi
intellettuali e giornalisti professino una verità diversa da quella
imposta dallo Stato. Sono per questo processati e marchiati come
traditori della patria (vedi petizione intellettuali). Non risulta
che la Turchia abbia voglia e intenzione di fare i conti con la
propria storia e con quel fardello che pesa da più di 90 anni,
rinnegato con disprezzo. Le comunità armene invitano l'opinione
pubblica, le istituzioni e gli organi di stampa a non cadere nel
tranello della demagogia attuata dall'abile mondo politico turco.
Le comunità armene invitano altresì il governo ed il mondo politico
italiano ad adoperarsi nell'attuazione della politica di buon vicinato
proposta dall'Unione Europea facendo pressioni sul governo turco per
la riapertura delle frontiere senza precondizioni, e sostenendo
l'opinione pubblica della Turchia in questo suo difficile cammino
verso una presa di coscienza seria inerente il proprio passato e la
propria storia. Una presa di coscienza minacciata dalla mancanza della
libertà di espressione e di pensiero banditi da un codice penale
alquanto discutibile.
Auspicano altresì che il nuovo Presidente degli Stati Uniti,
sig. Barak Obama, prossimamente in visita in Turchia, mantenga fede
alle promesse rivolte alla comunità armena durante la recente campagna
elettorale e indirizzi al mondo intero un chiaro segnale affinché il
diritto alla Memoria del popolo armeno non venga ancor di più
oltraggiato o, peggio, schernito.
Le Comunità Armene d'Italia.
http://www.icn-news.com/?do=news&i d=6114