Marie Claire , Italia
Mercoledì, 17 agosto 2011
Armenia: il potere delle pietre: Pareti rocciose e luoghi sacri nel
cuore dell'Ortodossia.
[Armenia: Power of the Stones: Rocky walls and Sacred places in the
heart of Orthodoxy]
Cristiana Ceci
Mercoledì, 17 agosto 2011
Un capannello di persone scruta l'orizzonte, poi lancia nel vuoto
candide colombe. Puntini bianchi contro il cielo azzurro, sempre più
piccoli fino a scomparire. Siamo sul parapetto del giardino che
circonda il monastero di Khor Virap, in quella piccola grande terra
che è l'Armenia, e il volo propiziatorio è un rito molto amato. Perché
da questo punto si vede distintamente il monte Ararat, e le colombe
gli vanno incontro portando con sé i desideri che i devoti esprimono
al momento di liberarle. Sorretti dalla fede in Dio e dall'amore
struggente per la loro montagna mitica. Così ha inizio il nostro
viaggio che proseguirà anche nei giorni a venire con continue
manifestazioni del credo di questo popolo. E percorrendo deserte
strade di montagna e valli profonde, la vista in lontananza
dell'Ararat non ci lascerà mai, gigante buono pronto a vegliare sulle
sorti di tutti. Con la cima innevata e la silhouette elegante, su su
fino a oltre 5000 metri, è molto più che una bella montagna: è simbolo
della creazione e della cristianità, approdo dell'arca di Noè dopo il
diluvio universale secondo la tradizione biblica. Sommamente sacro
dunque, da sempre, anche se oggi, per paradosso della sorte, si trova
in Turchia, visto che i confini dell'Armenia sono stati nei secoli più
volte ridisegnati a seguito di invasioni e dominazioni straniere.
L'itinerario
Abbiamo volato sulla capitale yerevan esplorandola per un paio di
giorni. Poi con una macchina ci siamo diretti verso sud per visitare i
monasteri di Khor Virap e di Noravank, fra i più belli e conservati
del Paese. Abbiamo pernottato a Jermuk, punto strategico per
raggiungere l'indomani il suggestivo sito archeologico di Karahunge,
la Stonehenge armena, quindi ancora più a sud verso il complesso
monastico di Tatev, raggiunto con la nuova funivia che ci ha fatto
risparmiare vari chilometri di strada tutta curve. Siamo tornati nella
regione di armavir (dove sorge la capitale), per una sosta a
Etchmiadzin, la Santa Sede della Chiesa armena, poi a Garni con il suo
tempio ellenico e al vicino monastero di Geghard. Ritorno alla vicina
Yerevan, ancora una notte e all'alba l'aereo per il rientro in Italia.
Il viaggio è durato 6 giorni.
PRIMA DI PARTIRE/FORWARD
Informazioni generali. L'Armenia è un piccolo Paese equivalente
all'incirca alla nostra Sicilia, nel Caucaso meridionale, regione
montuosa tra il Mar Nero e il Mar Caspio. È dunque al crocevia tra
Asia, Medio Oriente ed Europa, nonché unico Paese cristiano, insieme
alla confinante Georgia, in un'area dominata dall'Islam. Metà della
superficie si estende sopra i 2000 metri d'altitudine, la capitale
Yerevan sorge su un altipiano a circa 900 metri. Solo dal 1991, dopo
70 anni di dominazione sovietica, è una Repubblica indipendente. È
scarsamente popolata, con poco più di 3 milioni di abitanti, ma 6-7
milioni sono gli armeni della diaspora nel mondo, a causa delle
persecuzioni da parte dei turchi e del genocidio del 1915-18.
L'attuale stato è solo una parte di quella che in passato costituiva
la Grande Armenia e comprendeva l'attuale Turchia orientale, parte
della Georgia e dell'Iran; oggi anche il monte Ararat, sacro per il
popolo armeno, si trova in territorio turco. Proprio in questi ultimi
anni il Paese sta uscendo definitivamente dalla difficile fase
postsovietica per avviarsi verso un'economia più strutturata.
L'agricoltura resta la voce più importante, ma crescono gli
investimenti in altri settori: come il recentissimo Tatev Revival
Project, ambizioso progetto nel settore turistico nella zona del
complesso monastico di Tatev. Comprende la costruzione di
infrastrutture, una funivia ad alta tecnologia che conduce al
monastero (appena inaugurata) e il restauro dei siti storici.
Clima. Continentale, con estati secche in cui la temperatura va dai
22° ai 36° e inverni molto rigidi. Il momento migliore per organizzare
un viaggio va da aprile a novembre.
Lingua. L'armeno, lingua di derivazione indoeuropea con un alfabeto
proprio. Il russo è parlato da molti, i più giovani comunicano bene
anche in inglese e talvolta in italiano.
Religione. La maggioranza appartiene alla Chiesa Apostolica Armena,
cristiana ortodossa autonoma. È una delle antiche chiese orientali e
ha avuto un ruolo fondamentale nella formazione dell'identità
nazionale. La Santa Sede è ad Etchmiadzin, dove risiede il Catholicos,
massima autorità religiosa. Altri due patriarcati sono a Gerusalemme e
Istanbul.
Moneta. Il dram (abbreviata in AMD). 1 = circa 547 dram.
Consigliabile portare cash, le carte di credito sono accettate solo in
grandi alberghi e negozi, soprattutto nella capitale.
Documenti. Passaporto e visto. Quest'ultimo si può ottenere
all'Ambasciata della Repubblica d'Armenia a Roma o direttamente in
entrata nel Paese.
Viaggi organizzati.Columbia Turismo propone un tour di 9 giorni
(gruppi minimo 15 persone) a partire da 1.250 euro a persona: dalla
capitale verso i principali monasteri e il lago Sevan. Kel 12 offre
vari tour: 5 giorni da 1.250 euro, 9 giorni da 2.080 euro.
Viaggi individuali. Nessun rischio ad affrontare un viaggio senza tour operator.
Per volare: Armavia Airlines , diretti da Roma e Venezia a partire da
400 euro; Austrian Airlines , via Vienna, a partire da 450 euro. Per
noleggiare un'auto: Europcar Armenia, 8 Kievyan St. presso l'Hotel
Golden Tulip, Yerevan, tel. +374 10 229495. Per un contatto sul posto:
Shushan Martirosyan (tel. +374 93 468647 molto più che una guida e
un'interprete dall'italiano perfetto, anche studiosa di cultura armena
e degli aspetti naturalistici del suo Paese. È autrice del libro
Armenia. Colori e profumi, in italiano, ma da editore armeno (Tigran
Metz).
Web utile.Travel Mark: tante informazioni, news e una miniguida
scaricabile in pdf. Armenia info: in inglese, è il sito ufficiale
dell'ente del turismo. Arm Hotels: portale in inglese per ricerca e
prenotazione di hotel.
La guida. Nadia Pasqual, Armenia e Nagorno Karabakh. Monasteri e
montagne sulla Via della Seta, Polaris, pp. 351, 27 euro.
DURANTE/PLAY
Dormire
Hotel Marriott, Republic Square, Yerevan, sulla piazza principale,
dotato di tutti i comfort, 180-200 euro. Hotel Golden Tulip, Abovian
St., Yerevan: originario degli anni '20 restaurato da un'azienda
italiana che ora lo gestisce. Atmosfera di charme e un ottimo
ristorante, il Rossini, con chef italiano. 150-170 euro. Tufenkian
Dzoraget: catena di boutique hotel sparsi nel Paese, dall'arredamento
tradizionale rivisitato in chiave contemporanea; tappeti, tessuti e
ceramiche, anche in vendita, sono prodotti in laboratori voluti dallo
stesso proprietario. Il costo di una notte parte da 140-150 euro.
Mangiare
The Club, 40 Tumanyan St., Yerevan: ristorante ma anche tea room e
lounge bar, con uno shop interno dove acquistare libri d'arte, Cd,
oggetti di artigianato. Circa 15-20 euro.
Charentsi 28, Charents St. 28, in una vecchia casa di epoca sovietica,
bella atmosfera vintage (ma alle pareti opere di giovani artisti
locali) e ricco menu di cucina un po' turca, un po' armena, fra
sfoglie al formaggioe e ravioli di carne in brodo con salsina allo
yogurt. 15-20 euro.
A Tatev: telefonate al 347 94414284 e chiedete della signora mariné.
Qui ristoranti non ce ne sono e lei, a casa sua, vi prepara un
magnifico e rustico pranzo sotto il pergolato a 8 euro.
A Garni: da Serghej, tel. 347 91528087, pranzo a casa di Serghej
Gabrielian (su prneotazione) che apparecchia tavolate in giradino
mentre le donne preparano in diretta il pane lavesh nel forno
interrato. A 10 euro.
DOPO/REWIND
Comunità armena in Italia, la comunità romana organizza incontri
culturali, lezioni di lingue e celebra le feste religiose: Comunità
Armena.it. Milano è la sede della Chiesa Apostolica Armena d'Italia. A
Venezia c'è lo splendido monastero dei Padri Armeni sull'isola di San
Lazzaro, aperto per visite guidate (info: tel. 041 5260104).
Associazione di amicizia Italia Armenia.
Libri. Frank Westerman, Ararat, Iperborea, pp. 312, 17 euro: uno
scrittore olandese esplora in questo romanzo la questione armena in
parallelo all'identità curda. Antonia Arslan è la più grande
scrittrice italiana di origini armene. Fra i suoi libri, La strada di
Smirne (Rizzoli, pp. 285, 10 euro), La masserie delle allodole (BUR,
pp. 200, 19,50 euro), Ishtar 2 (Rizzoli, pp. 111, 12,50 euro).
Celebrazioni 2012. Yerevan sarà Capitale mondiale del libro. Previste
manifestazioni anche a Venezia, al Museo Correr (dicembre 2011-aprile
2012) e all'isola di San Lazzaro (aprile-giugno 2012).
Il reportage completo in Armenia è su Marie Claire Travel in edicola.
http://www.marieclaire.it/Speciali/travel/Armenia-il-potere-delle-pietre
Mercoledì, 17 agosto 2011
Armenia: il potere delle pietre: Pareti rocciose e luoghi sacri nel
cuore dell'Ortodossia.
[Armenia: Power of the Stones: Rocky walls and Sacred places in the
heart of Orthodoxy]
Cristiana Ceci
Mercoledì, 17 agosto 2011
Un capannello di persone scruta l'orizzonte, poi lancia nel vuoto
candide colombe. Puntini bianchi contro il cielo azzurro, sempre più
piccoli fino a scomparire. Siamo sul parapetto del giardino che
circonda il monastero di Khor Virap, in quella piccola grande terra
che è l'Armenia, e il volo propiziatorio è un rito molto amato. Perché
da questo punto si vede distintamente il monte Ararat, e le colombe
gli vanno incontro portando con sé i desideri che i devoti esprimono
al momento di liberarle. Sorretti dalla fede in Dio e dall'amore
struggente per la loro montagna mitica. Così ha inizio il nostro
viaggio che proseguirà anche nei giorni a venire con continue
manifestazioni del credo di questo popolo. E percorrendo deserte
strade di montagna e valli profonde, la vista in lontananza
dell'Ararat non ci lascerà mai, gigante buono pronto a vegliare sulle
sorti di tutti. Con la cima innevata e la silhouette elegante, su su
fino a oltre 5000 metri, è molto più che una bella montagna: è simbolo
della creazione e della cristianità, approdo dell'arca di Noè dopo il
diluvio universale secondo la tradizione biblica. Sommamente sacro
dunque, da sempre, anche se oggi, per paradosso della sorte, si trova
in Turchia, visto che i confini dell'Armenia sono stati nei secoli più
volte ridisegnati a seguito di invasioni e dominazioni straniere.
L'itinerario
Abbiamo volato sulla capitale yerevan esplorandola per un paio di
giorni. Poi con una macchina ci siamo diretti verso sud per visitare i
monasteri di Khor Virap e di Noravank, fra i più belli e conservati
del Paese. Abbiamo pernottato a Jermuk, punto strategico per
raggiungere l'indomani il suggestivo sito archeologico di Karahunge,
la Stonehenge armena, quindi ancora più a sud verso il complesso
monastico di Tatev, raggiunto con la nuova funivia che ci ha fatto
risparmiare vari chilometri di strada tutta curve. Siamo tornati nella
regione di armavir (dove sorge la capitale), per una sosta a
Etchmiadzin, la Santa Sede della Chiesa armena, poi a Garni con il suo
tempio ellenico e al vicino monastero di Geghard. Ritorno alla vicina
Yerevan, ancora una notte e all'alba l'aereo per il rientro in Italia.
Il viaggio è durato 6 giorni.
PRIMA DI PARTIRE/FORWARD
Informazioni generali. L'Armenia è un piccolo Paese equivalente
all'incirca alla nostra Sicilia, nel Caucaso meridionale, regione
montuosa tra il Mar Nero e il Mar Caspio. È dunque al crocevia tra
Asia, Medio Oriente ed Europa, nonché unico Paese cristiano, insieme
alla confinante Georgia, in un'area dominata dall'Islam. Metà della
superficie si estende sopra i 2000 metri d'altitudine, la capitale
Yerevan sorge su un altipiano a circa 900 metri. Solo dal 1991, dopo
70 anni di dominazione sovietica, è una Repubblica indipendente. È
scarsamente popolata, con poco più di 3 milioni di abitanti, ma 6-7
milioni sono gli armeni della diaspora nel mondo, a causa delle
persecuzioni da parte dei turchi e del genocidio del 1915-18.
L'attuale stato è solo una parte di quella che in passato costituiva
la Grande Armenia e comprendeva l'attuale Turchia orientale, parte
della Georgia e dell'Iran; oggi anche il monte Ararat, sacro per il
popolo armeno, si trova in territorio turco. Proprio in questi ultimi
anni il Paese sta uscendo definitivamente dalla difficile fase
postsovietica per avviarsi verso un'economia più strutturata.
L'agricoltura resta la voce più importante, ma crescono gli
investimenti in altri settori: come il recentissimo Tatev Revival
Project, ambizioso progetto nel settore turistico nella zona del
complesso monastico di Tatev. Comprende la costruzione di
infrastrutture, una funivia ad alta tecnologia che conduce al
monastero (appena inaugurata) e il restauro dei siti storici.
Clima. Continentale, con estati secche in cui la temperatura va dai
22° ai 36° e inverni molto rigidi. Il momento migliore per organizzare
un viaggio va da aprile a novembre.
Lingua. L'armeno, lingua di derivazione indoeuropea con un alfabeto
proprio. Il russo è parlato da molti, i più giovani comunicano bene
anche in inglese e talvolta in italiano.
Religione. La maggioranza appartiene alla Chiesa Apostolica Armena,
cristiana ortodossa autonoma. È una delle antiche chiese orientali e
ha avuto un ruolo fondamentale nella formazione dell'identità
nazionale. La Santa Sede è ad Etchmiadzin, dove risiede il Catholicos,
massima autorità religiosa. Altri due patriarcati sono a Gerusalemme e
Istanbul.
Moneta. Il dram (abbreviata in AMD). 1 = circa 547 dram.
Consigliabile portare cash, le carte di credito sono accettate solo in
grandi alberghi e negozi, soprattutto nella capitale.
Documenti. Passaporto e visto. Quest'ultimo si può ottenere
all'Ambasciata della Repubblica d'Armenia a Roma o direttamente in
entrata nel Paese.
Viaggi organizzati.Columbia Turismo propone un tour di 9 giorni
(gruppi minimo 15 persone) a partire da 1.250 euro a persona: dalla
capitale verso i principali monasteri e il lago Sevan. Kel 12 offre
vari tour: 5 giorni da 1.250 euro, 9 giorni da 2.080 euro.
Viaggi individuali. Nessun rischio ad affrontare un viaggio senza tour operator.
Per volare: Armavia Airlines , diretti da Roma e Venezia a partire da
400 euro; Austrian Airlines , via Vienna, a partire da 450 euro. Per
noleggiare un'auto: Europcar Armenia, 8 Kievyan St. presso l'Hotel
Golden Tulip, Yerevan, tel. +374 10 229495. Per un contatto sul posto:
Shushan Martirosyan (tel. +374 93 468647 molto più che una guida e
un'interprete dall'italiano perfetto, anche studiosa di cultura armena
e degli aspetti naturalistici del suo Paese. È autrice del libro
Armenia. Colori e profumi, in italiano, ma da editore armeno (Tigran
Metz).
Web utile.Travel Mark: tante informazioni, news e una miniguida
scaricabile in pdf. Armenia info: in inglese, è il sito ufficiale
dell'ente del turismo. Arm Hotels: portale in inglese per ricerca e
prenotazione di hotel.
La guida. Nadia Pasqual, Armenia e Nagorno Karabakh. Monasteri e
montagne sulla Via della Seta, Polaris, pp. 351, 27 euro.
DURANTE/PLAY
Dormire
Hotel Marriott, Republic Square, Yerevan, sulla piazza principale,
dotato di tutti i comfort, 180-200 euro. Hotel Golden Tulip, Abovian
St., Yerevan: originario degli anni '20 restaurato da un'azienda
italiana che ora lo gestisce. Atmosfera di charme e un ottimo
ristorante, il Rossini, con chef italiano. 150-170 euro. Tufenkian
Dzoraget: catena di boutique hotel sparsi nel Paese, dall'arredamento
tradizionale rivisitato in chiave contemporanea; tappeti, tessuti e
ceramiche, anche in vendita, sono prodotti in laboratori voluti dallo
stesso proprietario. Il costo di una notte parte da 140-150 euro.
Mangiare
The Club, 40 Tumanyan St., Yerevan: ristorante ma anche tea room e
lounge bar, con uno shop interno dove acquistare libri d'arte, Cd,
oggetti di artigianato. Circa 15-20 euro.
Charentsi 28, Charents St. 28, in una vecchia casa di epoca sovietica,
bella atmosfera vintage (ma alle pareti opere di giovani artisti
locali) e ricco menu di cucina un po' turca, un po' armena, fra
sfoglie al formaggioe e ravioli di carne in brodo con salsina allo
yogurt. 15-20 euro.
A Tatev: telefonate al 347 94414284 e chiedete della signora mariné.
Qui ristoranti non ce ne sono e lei, a casa sua, vi prepara un
magnifico e rustico pranzo sotto il pergolato a 8 euro.
A Garni: da Serghej, tel. 347 91528087, pranzo a casa di Serghej
Gabrielian (su prneotazione) che apparecchia tavolate in giradino
mentre le donne preparano in diretta il pane lavesh nel forno
interrato. A 10 euro.
DOPO/REWIND
Comunità armena in Italia, la comunità romana organizza incontri
culturali, lezioni di lingue e celebra le feste religiose: Comunità
Armena.it. Milano è la sede della Chiesa Apostolica Armena d'Italia. A
Venezia c'è lo splendido monastero dei Padri Armeni sull'isola di San
Lazzaro, aperto per visite guidate (info: tel. 041 5260104).
Associazione di amicizia Italia Armenia.
Libri. Frank Westerman, Ararat, Iperborea, pp. 312, 17 euro: uno
scrittore olandese esplora in questo romanzo la questione armena in
parallelo all'identità curda. Antonia Arslan è la più grande
scrittrice italiana di origini armene. Fra i suoi libri, La strada di
Smirne (Rizzoli, pp. 285, 10 euro), La masserie delle allodole (BUR,
pp. 200, 19,50 euro), Ishtar 2 (Rizzoli, pp. 111, 12,50 euro).
Celebrazioni 2012. Yerevan sarà Capitale mondiale del libro. Previste
manifestazioni anche a Venezia, al Museo Correr (dicembre 2011-aprile
2012) e all'isola di San Lazzaro (aprile-giugno 2012).
Il reportage completo in Armenia è su Marie Claire Travel in edicola.
http://www.marieclaire.it/Speciali/travel/Armenia-il-potere-delle-pietre