PaperBlog, Italia
20 ottobre 2011
Architecture Of The Soviet Armenia - A. G. Grigoryan
Creato il 20 ottobre 2011 da Maxscorda
Scrivo questo post nell'edonismo piu' totale, nel vanto del piu' bieco
possesso e nel pizzico d'orgoglio di toccare con le proprie mani un
oggetto, un libro, desiderato sin dalla prima volta in cui venni a
conoscere la sua esistenza.
L'occasione di sentirne parlare venne dalla lettura di "Cosmic
Communist Constructions Photographed" nel quale l'autore Frederic
Chaubin, racconta di come l'idea del suo libro sia nata proprio
dall'acquisto in una bancarella dell'usato di "Architecture Of The
Soviet Armenia".
Inutile dire che iniziai una caccia rassegnata al fallimento, invece
insperabilmente, si scopre che il grande web fa davvero miracoli ed
ecco far capolino una libreria armena di vendita online col testo
tanto agognato. Confesso una qualche titubanza fortunatamente
ingiustificata, poco piu' di una settimana d'attesa ed ecco che il
libro, usato ma in condizioni eccellenti e' finalmente giunto sino a
me e lo dico senza retorica, in tutto il suo splendore.
Il testo ripercorre l'architettura armena dai sui albori, dai resti
dei primi accampamenti, passando per chiese bizantine in una
tradizione a cavallo tra oriente ed occidente che contraddistingue le
mura ma anche lo spirito degli abitanti. Si giunge cosi' all'inizio
del secolo quando la dominazione sovietica impatto' non solo la vita
sociale ma l'intera architettura, la quale muto' adattandosi agli
stilemi del regime, caratterizzato con ampie piazze e costruzioni
monumentali da un lato, caseggiati e palazzi di grigio e solido
costruttivismo dall'altro. Ad un certo punto, come ben descritto da
Chaubin nel suo testo, anche in Armenia i Soviet hanno usato la
propaganda architettonica per tracciare le linee di un futuro
proiettato verso le stelle, dando cosi' un corpo di cemento armato
all'idea stessa di modernita' degna dell'uomo nuovo in
contrapposizione con un modello capitalistico non cosi' evoluto ma in
gran parte gia' realizzato.
Ben comprendo la fascinazione subita da Chaubin perche' dopo poche
pagine sfogliate con la solennita' dell'evento, non e' possibile
evitare di aggirarsi per il web in cerca di informazioni nella
spasmodica compensazione di quanto non e' comprensibile dal testo
russo originale. L'opera inoltre e' strutturata cronologicamente in
modo da non lasciare il lettore in balia del tempo e le indicazioni
degli architetti responsabili delle costruzioni, si lasciano seguire
in un percorso artistico oltreche' tecnico, una traccia sintattica che
apre nuove possibilita' di consultazione ed analisi.
Strano a dirsi quindi, ma il cirillico alla fine, costituisce un
ostacolo minimo e sormontabile.
Difficile ma non impossibile da reperire: abbiate coraggio ed osate,
il valore del premio e' incommensurabile.
http://it.paperblog.com/architecture-of-the-soviet-armenia-a-g-grigoryan-641964/
20 ottobre 2011
Architecture Of The Soviet Armenia - A. G. Grigoryan
Creato il 20 ottobre 2011 da Maxscorda
Scrivo questo post nell'edonismo piu' totale, nel vanto del piu' bieco
possesso e nel pizzico d'orgoglio di toccare con le proprie mani un
oggetto, un libro, desiderato sin dalla prima volta in cui venni a
conoscere la sua esistenza.
L'occasione di sentirne parlare venne dalla lettura di "Cosmic
Communist Constructions Photographed" nel quale l'autore Frederic
Chaubin, racconta di come l'idea del suo libro sia nata proprio
dall'acquisto in una bancarella dell'usato di "Architecture Of The
Soviet Armenia".
Inutile dire che iniziai una caccia rassegnata al fallimento, invece
insperabilmente, si scopre che il grande web fa davvero miracoli ed
ecco far capolino una libreria armena di vendita online col testo
tanto agognato. Confesso una qualche titubanza fortunatamente
ingiustificata, poco piu' di una settimana d'attesa ed ecco che il
libro, usato ma in condizioni eccellenti e' finalmente giunto sino a
me e lo dico senza retorica, in tutto il suo splendore.
Il testo ripercorre l'architettura armena dai sui albori, dai resti
dei primi accampamenti, passando per chiese bizantine in una
tradizione a cavallo tra oriente ed occidente che contraddistingue le
mura ma anche lo spirito degli abitanti. Si giunge cosi' all'inizio
del secolo quando la dominazione sovietica impatto' non solo la vita
sociale ma l'intera architettura, la quale muto' adattandosi agli
stilemi del regime, caratterizzato con ampie piazze e costruzioni
monumentali da un lato, caseggiati e palazzi di grigio e solido
costruttivismo dall'altro. Ad un certo punto, come ben descritto da
Chaubin nel suo testo, anche in Armenia i Soviet hanno usato la
propaganda architettonica per tracciare le linee di un futuro
proiettato verso le stelle, dando cosi' un corpo di cemento armato
all'idea stessa di modernita' degna dell'uomo nuovo in
contrapposizione con un modello capitalistico non cosi' evoluto ma in
gran parte gia' realizzato.
Ben comprendo la fascinazione subita da Chaubin perche' dopo poche
pagine sfogliate con la solennita' dell'evento, non e' possibile
evitare di aggirarsi per il web in cerca di informazioni nella
spasmodica compensazione di quanto non e' comprensibile dal testo
russo originale. L'opera inoltre e' strutturata cronologicamente in
modo da non lasciare il lettore in balia del tempo e le indicazioni
degli architetti responsabili delle costruzioni, si lasciano seguire
in un percorso artistico oltreche' tecnico, una traccia sintattica che
apre nuove possibilita' di consultazione ed analisi.
Strano a dirsi quindi, ma il cirillico alla fine, costituisce un
ostacolo minimo e sormontabile.
Difficile ma non impossibile da reperire: abbiate coraggio ed osate,
il valore del premio e' incommensurabile.
http://it.paperblog.com/architecture-of-the-soviet-armenia-a-g-grigoryan-641964/