il Paese Nuovo, Italia
25 aprile 2012
24 aprile 1915-2012, De Pascalis propone delibera per riconoscimento
`genocidio armeno' .
[De Pascalis proposes resolution to recognize the "Armenian genocide"]
Martedì 24 Aprile 2012 09:22 Paola De Pascali .
NARDO' (Lecce) - Il consigliere indipendente Giancarlo De Pascalis
propone una delibera per il `riconoscimento del genocidio armeno'.
Ogni 24 aprile di ogni anno tutte le comunità armene, in ogni parte
del mondo, si stringono assieme per ricordare l'elevato numero di
vittime 1 milione e 500 mila del genocidio perpetrato dall'impero
Ottomano tra gli anni del 1915 e 1917.
`Fu il primo grande Genocidio della storia - scrive l'architetto De
Pascalis - che mise le basi per quello che poi diventò lo sterminio
più famoso nella II guerra mondiale, quello dell'olocausto degli
Ebrei. E' per questo motivo che in questi giorni - al di là degli
altri aspetti, comunque importanti, legati alla mia attività di
consigliere comunale di minoranza, ho presentato al Presidente del
Consiglio di Nardò, una proposta di delibera per il "riconoscimento
del Genocidio del popolo Armeno", sia per il senso di vicinanza che
negli ultimi anni ha visto stringere sempre più i rapporti tra la
città di Nardò, i rappresentanti diplomatici dell'Ambasciata della
Repubblica Armena in Italia e le Comunità Armene, pugliesi e non,
sotto l'egida del comune Patrono, San Gregorio Armeno detto
l'Illuminatore, sia per onorare quella "Medaglia d'Oro" del 2005 di
cui si fregia la Città di Nardò, per l'accoglienza" delle popolazioni
in fuga dai campi di sterminio, che hanno caratterizzato l'identità di
una popolazione quale quella neritina'.
Inoltre, secondo la fonte armena, i morti tra gli Armeni dell'Anatolia
furono un milione e mezzo, come peraltro è dimostrato da inchieste,
libri e documentari degli ultimi anni, come evidenziato durante
l'ultima festività di San Gregorio, nel quale fu presentato - oltre al
libro sul patrono neritino curato dal sottoscritto e dalla dottoressa
Maria Rosaria Tamblè, con interessanti vicende sul poeta armeno Hrand
Nazariantz scomparso a Bari 50 anni fa, narrate dalla dottoressa
Rosalia Chiarappa, anche un interessante filmato sul "genocidio
armeno", "I figli dell'Ararat" a cura del professore Piero Marrazzo.
Tale proposta di delibera del consigliere De Pascalis, è stata già
approvata in altre città quali Roma, Milano, Venezia, Genova, Firenze,
Parma, Ravenna, Rieti, Taranto e Conversano, oltre che dall'Anci e dal
consiglio regionale della Lombardia, arriva anche in un particolare
momento delicato giacché circa due mesi fa la corte costituzionale di
Francia ha bocciato la legge sul Genocidio Armeno del 1915,
all'origine di una grave crisi tra Parigi e Ankara, ritenendolo
contrario alla libertà di espressione: legge fortemente sostenuta dal
presidente Sarkozy.
In base al testo la "negazione pubblica di un genocidio riconosciuto
dalla legge francese" è un reato punibile con il carcere fino a un
anno e un'ammenda di 45.000 euro. La Francia riconosce due genocidi,
quello degli ebrei durante la Seconda guerra Mondiale e quello degli
Armeni ad opera dell'impero Ottomano, ma finora puniva solo la
negazione del primo. La Turchia nega il genocidio e sostiene che
500mila Armeni uccisi tra il 1915 e il 1917 furono vittime della prima
guerra mondiale.
Come si legge nella sua proposta di delibera : `Il consiglio comunale
di Nardò Esprime piena solidarietà alla popolazione armena per il
riconoscimento della verità storica e per la difesa dei suoi diritti
inviolabili; riconosce la necessità che l'opinione pubblica mondiale
intervenga a favore del Popolo Armeno così come ha fatto verso
l'Olocausto ebraico;precisa che il riconoscimento del genocidio armeno
non è un atto di ostilità e di inimicizia nei confronti della Turchia,
anzi è un segno di amicizia,in quanto stimolo rivolto alla classe
dirigente ed all'intera popolazione turca affinché si liberino di una
pesante eredità negativa del passato la quale, fino a che non verrà
rimossa, costituirà un ostacolo ad un pieno sviluppo della democrazia
e delle libertà civili in quel paese; chiede che il Parlamento
Italiano riconosca il genocidio degli Armeni sulla base delle
risoluzioni già assunte dall'O.N.U., dal Parlamento Europeo, dal
Congresso degli Stati Uniti d'America e da numerose nazioni di tutto
il Mondo'.
http://www.ilpaesenuovo.it/index.php/cultura/provincia/33367-24-aprile-1915-2012-de-pascalis-propone-delibera-per-riconoscimento-genocidio-armeno.html
25 aprile 2012
24 aprile 1915-2012, De Pascalis propone delibera per riconoscimento
`genocidio armeno' .
[De Pascalis proposes resolution to recognize the "Armenian genocide"]
Martedì 24 Aprile 2012 09:22 Paola De Pascali .
NARDO' (Lecce) - Il consigliere indipendente Giancarlo De Pascalis
propone una delibera per il `riconoscimento del genocidio armeno'.
Ogni 24 aprile di ogni anno tutte le comunità armene, in ogni parte
del mondo, si stringono assieme per ricordare l'elevato numero di
vittime 1 milione e 500 mila del genocidio perpetrato dall'impero
Ottomano tra gli anni del 1915 e 1917.
`Fu il primo grande Genocidio della storia - scrive l'architetto De
Pascalis - che mise le basi per quello che poi diventò lo sterminio
più famoso nella II guerra mondiale, quello dell'olocausto degli
Ebrei. E' per questo motivo che in questi giorni - al di là degli
altri aspetti, comunque importanti, legati alla mia attività di
consigliere comunale di minoranza, ho presentato al Presidente del
Consiglio di Nardò, una proposta di delibera per il "riconoscimento
del Genocidio del popolo Armeno", sia per il senso di vicinanza che
negli ultimi anni ha visto stringere sempre più i rapporti tra la
città di Nardò, i rappresentanti diplomatici dell'Ambasciata della
Repubblica Armena in Italia e le Comunità Armene, pugliesi e non,
sotto l'egida del comune Patrono, San Gregorio Armeno detto
l'Illuminatore, sia per onorare quella "Medaglia d'Oro" del 2005 di
cui si fregia la Città di Nardò, per l'accoglienza" delle popolazioni
in fuga dai campi di sterminio, che hanno caratterizzato l'identità di
una popolazione quale quella neritina'.
Inoltre, secondo la fonte armena, i morti tra gli Armeni dell'Anatolia
furono un milione e mezzo, come peraltro è dimostrato da inchieste,
libri e documentari degli ultimi anni, come evidenziato durante
l'ultima festività di San Gregorio, nel quale fu presentato - oltre al
libro sul patrono neritino curato dal sottoscritto e dalla dottoressa
Maria Rosaria Tamblè, con interessanti vicende sul poeta armeno Hrand
Nazariantz scomparso a Bari 50 anni fa, narrate dalla dottoressa
Rosalia Chiarappa, anche un interessante filmato sul "genocidio
armeno", "I figli dell'Ararat" a cura del professore Piero Marrazzo.
Tale proposta di delibera del consigliere De Pascalis, è stata già
approvata in altre città quali Roma, Milano, Venezia, Genova, Firenze,
Parma, Ravenna, Rieti, Taranto e Conversano, oltre che dall'Anci e dal
consiglio regionale della Lombardia, arriva anche in un particolare
momento delicato giacché circa due mesi fa la corte costituzionale di
Francia ha bocciato la legge sul Genocidio Armeno del 1915,
all'origine di una grave crisi tra Parigi e Ankara, ritenendolo
contrario alla libertà di espressione: legge fortemente sostenuta dal
presidente Sarkozy.
In base al testo la "negazione pubblica di un genocidio riconosciuto
dalla legge francese" è un reato punibile con il carcere fino a un
anno e un'ammenda di 45.000 euro. La Francia riconosce due genocidi,
quello degli ebrei durante la Seconda guerra Mondiale e quello degli
Armeni ad opera dell'impero Ottomano, ma finora puniva solo la
negazione del primo. La Turchia nega il genocidio e sostiene che
500mila Armeni uccisi tra il 1915 e il 1917 furono vittime della prima
guerra mondiale.
Come si legge nella sua proposta di delibera : `Il consiglio comunale
di Nardò Esprime piena solidarietà alla popolazione armena per il
riconoscimento della verità storica e per la difesa dei suoi diritti
inviolabili; riconosce la necessità che l'opinione pubblica mondiale
intervenga a favore del Popolo Armeno così come ha fatto verso
l'Olocausto ebraico;precisa che il riconoscimento del genocidio armeno
non è un atto di ostilità e di inimicizia nei confronti della Turchia,
anzi è un segno di amicizia,in quanto stimolo rivolto alla classe
dirigente ed all'intera popolazione turca affinché si liberino di una
pesante eredità negativa del passato la quale, fino a che non verrà
rimossa, costituirà un ostacolo ad un pieno sviluppo della democrazia
e delle libertà civili in quel paese; chiede che il Parlamento
Italiano riconosca il genocidio degli Armeni sulla base delle
risoluzioni già assunte dall'O.N.U., dal Parlamento Europeo, dal
Congresso degli Stati Uniti d'America e da numerose nazioni di tutto
il Mondo'.
http://www.ilpaesenuovo.it/index.php/cultura/provincia/33367-24-aprile-1915-2012-de-pascalis-propone-delibera-per-riconoscimento-genocidio-armeno.html