SALE LA TENSIONE TRA ARMENIA E AZERBAIJAN
AgoraVox Italia
http://www.agoravox.it/Sale-la-tensione-tra-Armenia-e.html
venerdi agosto 2012
[Tensions Rise Between Armenia & Azerbaijan]
Dai primi di giugno il traballante cessate-il-fuoco tra Armenia
e Azerbaijan è messo a dura prova da una delle peggiori serie di
incidenti degli ultimi anni.
Tutto è iniziato il 31 maggio con ripetuti scambi di artiglieria in
diverse localita in tutto il settore settentrionale, che si protraggono
per 3 giorni. Pochi giorni dopo si comincia a spargere sangue. Il 4
giugno tre soldati armeni sono stati uccisi e sei feriti dalle forze
azere in uno scontro presumibilmente innescata da un tentativo di
infiltrazione in territorio armeno. Le autorita azere hanno tuttavia
affermato che l'incidente è stato una provocazione da parte delle
forze di Yerevan. Il giorno seguente sono caduti cinque soldati azeri
in un nuovo scontro al confine.
Quale che sia la verita sugli incidenti, le informazioni disponibili
suggeriscono che in entrambi i casi si sia trattato di un tentativo
delle due parti di catturare le posizioni avversarie. Ed è un fatto
preoccupante, se pensiamo che di solito gli scontri si limitano a
raffiche di mitragliatrice o al massimo al lancio di alcune granate.
E' inoltre degno di nota che i combattimenti sono avvenuti
ad una distanza significativa (circa 50 km) dalla frontiera col
Nagorno-Karabakh, teatro abituale degli scontri: i soldati armeni morto
a Tavush, vicino al villaggio di Chinari, mentre i soldati azeri sono
stati uccisi nei pressi di Ashagy-Askipara, parte di una piccola -
e quasi interamente deserta - esclave di Baku in Armenia. Tutto ciò
indica che gli scontri non sono in funzione della geografia locale
(vale a dire una incursione armeno seguito da un locale azero
contropiede), ma bensì di un disegno più ampio volto a sondare la
capacita di reazione avversaria lungo il confine.
Coincidenza, i fatti sono avvenuti proprio nel corso del tour di
Hillary Clinton nel Caucaso. Il Segretario di Stato USA ha condannato
le violenze, insistendo affinche le parti si astengano dall'uso
della forza. Le quali, in ogni caso, non hanno perso occasione per
incolparsi reciprocamente. Secondo Yerevan, gli azeri avrebbero
violato il cessate-il-fuoco quasi 11.000 volte negli ultimi sette mesi.
E gli incidenti, manco a dirlo, sono continuati.
Il 20 luglio un ufficiale azero ha perso la vita per mano delle
forze azere. Coincidenza anche qui, il giorno prima si era avuta la
conferma di Bako Sahakian a presidente dell'autoproclamata repubblica
del Nagorno-Karabakh. Evento che ha contribuito a gettare benzina
sul fuoco regionale, visto che nessuno tra Turchia (i cui gia tesi
rapporti con l'Armenia minacciano di deteriorarsi ulteriormente),
Georgia e ovviamente Azerbaijan intende riconoscere il benche minimo
valore a queste elezioni.
L'ultimo episodio si è verificato a fine luglio, quando le guardie
azere hanno aperto il fuoco approfittando del fatto che il presidente
armeno si trovava a Londra per presenziare ai Giochi Olimpici.
From: Emil Lazarian | Ararat NewsPress
AgoraVox Italia
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venerdi agosto 2012
[Tensions Rise Between Armenia & Azerbaijan]
Dai primi di giugno il traballante cessate-il-fuoco tra Armenia
e Azerbaijan è messo a dura prova da una delle peggiori serie di
incidenti degli ultimi anni.
Tutto è iniziato il 31 maggio con ripetuti scambi di artiglieria in
diverse localita in tutto il settore settentrionale, che si protraggono
per 3 giorni. Pochi giorni dopo si comincia a spargere sangue. Il 4
giugno tre soldati armeni sono stati uccisi e sei feriti dalle forze
azere in uno scontro presumibilmente innescata da un tentativo di
infiltrazione in territorio armeno. Le autorita azere hanno tuttavia
affermato che l'incidente è stato una provocazione da parte delle
forze di Yerevan. Il giorno seguente sono caduti cinque soldati azeri
in un nuovo scontro al confine.
Quale che sia la verita sugli incidenti, le informazioni disponibili
suggeriscono che in entrambi i casi si sia trattato di un tentativo
delle due parti di catturare le posizioni avversarie. Ed è un fatto
preoccupante, se pensiamo che di solito gli scontri si limitano a
raffiche di mitragliatrice o al massimo al lancio di alcune granate.
E' inoltre degno di nota che i combattimenti sono avvenuti
ad una distanza significativa (circa 50 km) dalla frontiera col
Nagorno-Karabakh, teatro abituale degli scontri: i soldati armeni morto
a Tavush, vicino al villaggio di Chinari, mentre i soldati azeri sono
stati uccisi nei pressi di Ashagy-Askipara, parte di una piccola -
e quasi interamente deserta - esclave di Baku in Armenia. Tutto ciò
indica che gli scontri non sono in funzione della geografia locale
(vale a dire una incursione armeno seguito da un locale azero
contropiede), ma bensì di un disegno più ampio volto a sondare la
capacita di reazione avversaria lungo il confine.
Coincidenza, i fatti sono avvenuti proprio nel corso del tour di
Hillary Clinton nel Caucaso. Il Segretario di Stato USA ha condannato
le violenze, insistendo affinche le parti si astengano dall'uso
della forza. Le quali, in ogni caso, non hanno perso occasione per
incolparsi reciprocamente. Secondo Yerevan, gli azeri avrebbero
violato il cessate-il-fuoco quasi 11.000 volte negli ultimi sette mesi.
E gli incidenti, manco a dirlo, sono continuati.
Il 20 luglio un ufficiale azero ha perso la vita per mano delle
forze azere. Coincidenza anche qui, il giorno prima si era avuta la
conferma di Bako Sahakian a presidente dell'autoproclamata repubblica
del Nagorno-Karabakh. Evento che ha contribuito a gettare benzina
sul fuoco regionale, visto che nessuno tra Turchia (i cui gia tesi
rapporti con l'Armenia minacciano di deteriorarsi ulteriormente),
Georgia e ovviamente Azerbaijan intende riconoscere il benche minimo
valore a queste elezioni.
L'ultimo episodio si è verificato a fine luglio, quando le guardie
azere hanno aperto il fuoco approfittando del fatto che il presidente
armeno si trovava a Londra per presenziare ai Giochi Olimpici.
From: Emil Lazarian | Ararat NewsPress