ANTONIA ARSLAN, IL LIBRO DI MUSH
Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2012/gennaio/31/Antonia_Arslan_libro_Mush_co_10_120131040.shtml
1 feb 2012
Italia
Otto anni fa la sua storia colpì al cuore e alla coscienza moltissimi
lettori italiani. Con "La masseria delle allodole" (edito da Rizzoli)
Antonia Arslan raccontava in un emozionante romanzo che sapeva tanto di
verita e di verita personale, il genocidio degli armeni, in Turchia,
nel 1915-16. Un genocidio che il governo di Ankara si rifiuta di
riconoscere ma che il Parlamento europeo di Strasburgo ha sancito
fin dal 1987. Quel racconto cominciava in una Padova in bianco e
nero alla fine degli anni Quaranta nella Basilica di S. Antonio dove
una bambina veniva portata a "conoscere il suo santo" (dunque, si
chiama Antonia ed è perciò l' autrice) per volere del nonno Yerwant
e accompagnata da zia Henriette, "la bambina che non crebbe" cui è
dedicato il romanzo. Oggi Antonia Arslan tona in libreria con un nuovo
libro. Si intitola "Il libro di Mush" ed è pubblicato nella collana
NarrativaSkira: il breve romanzo racconta la storia del salvataggio
rocambolesco dell' Omiliario di Mush, prezioso manoscritto miniato del
1202, strappato al massacro dei turchi da due coraggiose donne armene,
personaggi forti in una vicenda struggente e memorabile. La scrittrice
torna al 1915 e troviamo i suoi protagonisti in una tiepida notte di
fine giugno: cinque fuggiaschi si allontanano dalle rovine del loro
paese nella valle di Mush, distrutto dai turchi della terza armata con
i suoi abitanti e le millenarie tradizioni del popolo armeno. Hanno
perso tutto, casa e famiglia, ma hanno fortunosamente recuperato un
tesoro di inestimabile valore e sono determinati a portarlo in salvo
ad ogni costo. Questa è l' ultima storia dell' antichissimo Libro di
Mush. Alle 18 Antonia Arslan incontra i suoi lettori alla Feltrinelli
di piazza Colonna e parlera del suo libro con Siegmund Ginzberg.
Simona De Santis RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2012/gennaio/31/Antonia_Arslan_libro_Mush_co_10_120131040.shtml
1 feb 2012
Italia
Otto anni fa la sua storia colpì al cuore e alla coscienza moltissimi
lettori italiani. Con "La masseria delle allodole" (edito da Rizzoli)
Antonia Arslan raccontava in un emozionante romanzo che sapeva tanto di
verita e di verita personale, il genocidio degli armeni, in Turchia,
nel 1915-16. Un genocidio che il governo di Ankara si rifiuta di
riconoscere ma che il Parlamento europeo di Strasburgo ha sancito
fin dal 1987. Quel racconto cominciava in una Padova in bianco e
nero alla fine degli anni Quaranta nella Basilica di S. Antonio dove
una bambina veniva portata a "conoscere il suo santo" (dunque, si
chiama Antonia ed è perciò l' autrice) per volere del nonno Yerwant
e accompagnata da zia Henriette, "la bambina che non crebbe" cui è
dedicato il romanzo. Oggi Antonia Arslan tona in libreria con un nuovo
libro. Si intitola "Il libro di Mush" ed è pubblicato nella collana
NarrativaSkira: il breve romanzo racconta la storia del salvataggio
rocambolesco dell' Omiliario di Mush, prezioso manoscritto miniato del
1202, strappato al massacro dei turchi da due coraggiose donne armene,
personaggi forti in una vicenda struggente e memorabile. La scrittrice
torna al 1915 e troviamo i suoi protagonisti in una tiepida notte di
fine giugno: cinque fuggiaschi si allontanano dalle rovine del loro
paese nella valle di Mush, distrutto dai turchi della terza armata con
i suoi abitanti e le millenarie tradizioni del popolo armeno. Hanno
perso tutto, casa e famiglia, ma hanno fortunosamente recuperato un
tesoro di inestimabile valore e sono determinati a portarlo in salvo
ad ogni costo. Questa è l' ultima storia dell' antichissimo Libro di
Mush. Alle 18 Antonia Arslan incontra i suoi lettori alla Feltrinelli
di piazza Colonna e parlera del suo libro con Siegmund Ginzberg.
Simona De Santis RIPRODUZIONE RISERVATA