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A Venezia le preziose impronte della civiltà armena

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  • A Venezia le preziose impronte della civiltà armena

    Il Sole 24 Ore , Italia
    13 gennaio 2012

    A Venezia le preziose impronte della civiltà armena

    di Silva Menetto


    Yerevan e Venezia distano tra loro 2700 chilometri.

    Eppure proprio dalla laguna sono partite ufficialmente le celebrazioni
    giubilari che poi si snoderanno in un fitto programma culturale a
    Yerevan, la capitale armena, dichiarata dall'Unesco capitale mondiale
    del libro per l'anno 2012.

    L'occasione è quella del cinquecentenario della stampa del primo libro
    in lingua armena: un volume stampato proprio a Venezia.
    Si tratta di una miscellanea di testi, "Il Libro del Venerdì",
    realizzato nel 1512 a Venezia dal pioniere della stampa armena, Hacob
    Meghapart.

    Il libro fa bella mostra di sé nel Salone monumentale della Biblioteca
    Marciana, assieme a molti altri documenti esposti in piccole teche, a
    conclusione del percorso espositivo della mostra "Armenia. Impronte di
    una civiltà" che si snoda tra il Museo Correr e la Biblioteca
    Nazionale Marciana, in Piazza San Marco. Un omaggio alla città
    lagunare che da sempre è stata parte integrante della storia del
    popolo armeno, la sua porta d'ingresso per l'Occidente.

    Una mostra suggestiva, che permette di avvicinarsi in rispettoso
    silenzio ad una cultura e a un popolo poco conosciuti, permeati di una
    profonda religiosità (l'Armenia fu la prima nazione ad essere
    dichiarata ufficialmente cristiana, nel 301 d.C.).


    È utilissima la pianta geografica tridimensionale esposta nella prima
    sala, che riproduce l'Altopiano armeno con al centro il Monte Ararat e
    i confini dello Stato Armeno nel corso dei secoli.
    Così come è utile e divertente la grande tastiera interattiva che
    riporta i 36 simboli delle lettere dell'alfabeto armeno: schiacciando
    un tasto, una voce pronuncia in maniera corretta il fonema
    corrispondente.

    Nelle sale successive un trionfo di oggetti d'arte e di culto, dalle
    croci ai khachkar, (i diffusissimi cippi di pietra al cui centro è
    scolpita una croce decorata, simbolo della tradizione religiosa
    armena), dai reliquiari ai tappeti, ai manoscritti finemente miniati,
    senza dimenticare la musica e i riti sacri.
    La conclusione del percorso è lasciata alle opere a stampa, tra cui il
    festeggiato, il volume del 1512.
    La mostra, curata da Gabriella Uluhogian, Boghos Levon Zekiyan e
    Vartan Karapetian, merita di essere visitata con attenzione perché si
    rivela un affascinante viaggio alla scoperta di una grande civiltà e
    di un popolo oggi disseminato in tutto il mondo, capace di lasciare un
    segno influente in ogni luogo toccato.

    Le opere esposte, oltre duecento, provengono dai principali musei e
    biblioteche dell'Armenia e dell'Europa. Ricco e accurato il catalogo,
    edito da Skira, che diventa un prezioso strumento di approfondimento.
    Seguendo alcuni interessanti itinerari ideati dai curatori poi, i
    visitatori che lo vogliono possono anche esplorare i luoghi armeni di
    Venezia, a partire dall' isola di San Lazzaro, in laguna, dove è il
    Museo della Congregazione Armena dei Padri Mechitaristi con la sua
    straordinaria biblioteca: una delle maggiori in Europa.

    ARMENIA. IMPRONTE DI UNA CIVILTÀ
    Venezia - Piazza San Marco
    Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale, Biblioteca Nazionale Marciana
    Fino al 10 aprile 2012
    Catalogo Skira
    Ingresso con l'orario e il biglietto dei musei
    Info: www.correr.visitmuve.it
    call center 848082000

    http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2012-01-12/venezia-preziose-impronte-civilta-153425.shtml?uuid=Aax2oIdE

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