LO SCRITTORE ARMENO NISANYAN AGLI ARRESTI PER ABUSI EDILIZI "PUNITO PER IL MIO ORGOGLIO ETNICO"
La Stampa, Italia
1 feb 2014
Il villaggio di Sirince oggi accoglie almeno 600 mila turisti l'anno
L'intellettuale incriminato per aver ristrutturato strade e edifici
del villaggio di Sirinice . Lo sfogo: maurizio molinari
C'è uno scrittore armeno imprigionato in Turchia: la condanna è
avvenuta per il reato di "abusi edilizi" nel piccolo villaggio di
Sirince ma i suoi sostenitori ritengono che sia stato punito per
l'orgoglio etnico che esprime negli scritti.
Sevan Nisanyan, classe 1956, è uno degli intellettuali turchi più
vivaci perche non ha mai esitato a sfidare i tabù nazionali. A
cominciare dal libro "Repubblica Sbagliata" nel quale si spinge
fino a criticare Ataturk, il fondatore del modello laico turco,
senza contare le ironie sull'Islam, le sfide alle femministe e la
determinazione con cui da tempo denuncia il genocidio degli armeni
che Ankara continua a non riconoscere. Ma finora libri, articoli e
provocazioni dello scrittore armeno erano rimaste nel novero della
letteratura. La svolta è avvenuta in dicembre, quando la polizia ha
bussato alla sua casa di Sirince, nei pressi della citta di Selcuk
nella provincia di Smirne, contestandogli di aver commesso negli
ultimi anni ripetuti abusi edilizi.
Ironia della sorte vuole che per i circa 600 abitanti di Sirince, di
più etnie, lo scrittore sia una sorta di salvatore perche tali "abusi
edilizi" sono in realta lavori di ristrutturazione di strade, piccoli
ponti ed edifici che hanno consentito al villaggio di risollevarsi
dalla miseria fino al punto da accogliere almeno 600 mila turisti
l'anno. Il sostegno degli abitanti locali poco ha potuto contro la
polizia, secondo la quale gli abusi "si prolungano almeno dal 2001"
e dunque lo scrittore è stato arrestato, processato e condannato a 24
mesi di detenzione. Anche il processo in realta è stata una battaglia
controversa perche l'avvocato, sostenuto dagli abitanti del villaggio,
ha sostenuto con forza che i miglioramenti edili sarebbero "legittimi"
in quanto "transitori" e dunque" in attesa di autorizzazione" come
avviene per gran parte delle costruzioni pubbliche in Turchia.
La tesi è stata a tal punto efficace da spingere il procuratore a
cambiare bersaglio, concentrando le contestazioni allo scrittore su
un singolo abuso: la costruzione di un capannone di 430 mq sulla
terra di sua proprieta. L'ex moglie, Mujde Tonbekici, ammette che
"il villaggio è una zona ristretta dove i lavori edili sono proibiti"
ma afferma che "il regolamento sulle costruzioni transitorie" le
consente e, a dimostrazione della buona fede di Sevan Nisanyan,
c'è il fatto che "almeno 50 volte siamo andati assieme a chiedere
i relativi permessi ma non ci sono mai stati dati". Il timore della
donna è che per Nisayan i guai con la giustizia possano essere solo
all'inizio perche "se lo processeranno per ogni singolo miglioramento
apportato al villaggio rischia di restare in prigione per tutta la
vita". Da dietro le sbarre Nisayan fa sapere come la pensa parlando
con il giornalista turco Hasan Cemal: "Durante tutta la vita ho
tentato di fare qualcosa di buono per la gente, con i miei libri e
con i lavori nel villaggio, ma dallo Stato ho avuto in cambio solo
sospetti, inimicizia e dispotismo". E al giornale "Agos" ha aggiunto:
"E' ovvio che il fatto di essere armeno è un elemento del processo
subito, in Turchia chiunque esce dal coro viene punito, l'identita
armena ha contribuito a rendere più visibile la mia punizione".
http://www.lastampa.it/2014/02/01/blogs/finestra-sul-medio-oriente/lo-scrittore-armeno-nisanyan-agli-arresti-per-abusi-edilizi-punito-per-il-mio-orgoglio-etnico-xcwcgdmEeie5nwV0xUP2dO/pagina.html
From: Emil Lazarian | Ararat NewsPress
La Stampa, Italia
1 feb 2014
Il villaggio di Sirince oggi accoglie almeno 600 mila turisti l'anno
L'intellettuale incriminato per aver ristrutturato strade e edifici
del villaggio di Sirinice . Lo sfogo: maurizio molinari
C'è uno scrittore armeno imprigionato in Turchia: la condanna è
avvenuta per il reato di "abusi edilizi" nel piccolo villaggio di
Sirince ma i suoi sostenitori ritengono che sia stato punito per
l'orgoglio etnico che esprime negli scritti.
Sevan Nisanyan, classe 1956, è uno degli intellettuali turchi più
vivaci perche non ha mai esitato a sfidare i tabù nazionali. A
cominciare dal libro "Repubblica Sbagliata" nel quale si spinge
fino a criticare Ataturk, il fondatore del modello laico turco,
senza contare le ironie sull'Islam, le sfide alle femministe e la
determinazione con cui da tempo denuncia il genocidio degli armeni
che Ankara continua a non riconoscere. Ma finora libri, articoli e
provocazioni dello scrittore armeno erano rimaste nel novero della
letteratura. La svolta è avvenuta in dicembre, quando la polizia ha
bussato alla sua casa di Sirince, nei pressi della citta di Selcuk
nella provincia di Smirne, contestandogli di aver commesso negli
ultimi anni ripetuti abusi edilizi.
Ironia della sorte vuole che per i circa 600 abitanti di Sirince, di
più etnie, lo scrittore sia una sorta di salvatore perche tali "abusi
edilizi" sono in realta lavori di ristrutturazione di strade, piccoli
ponti ed edifici che hanno consentito al villaggio di risollevarsi
dalla miseria fino al punto da accogliere almeno 600 mila turisti
l'anno. Il sostegno degli abitanti locali poco ha potuto contro la
polizia, secondo la quale gli abusi "si prolungano almeno dal 2001"
e dunque lo scrittore è stato arrestato, processato e condannato a 24
mesi di detenzione. Anche il processo in realta è stata una battaglia
controversa perche l'avvocato, sostenuto dagli abitanti del villaggio,
ha sostenuto con forza che i miglioramenti edili sarebbero "legittimi"
in quanto "transitori" e dunque" in attesa di autorizzazione" come
avviene per gran parte delle costruzioni pubbliche in Turchia.
La tesi è stata a tal punto efficace da spingere il procuratore a
cambiare bersaglio, concentrando le contestazioni allo scrittore su
un singolo abuso: la costruzione di un capannone di 430 mq sulla
terra di sua proprieta. L'ex moglie, Mujde Tonbekici, ammette che
"il villaggio è una zona ristretta dove i lavori edili sono proibiti"
ma afferma che "il regolamento sulle costruzioni transitorie" le
consente e, a dimostrazione della buona fede di Sevan Nisanyan,
c'è il fatto che "almeno 50 volte siamo andati assieme a chiedere
i relativi permessi ma non ci sono mai stati dati". Il timore della
donna è che per Nisayan i guai con la giustizia possano essere solo
all'inizio perche "se lo processeranno per ogni singolo miglioramento
apportato al villaggio rischia di restare in prigione per tutta la
vita". Da dietro le sbarre Nisayan fa sapere come la pensa parlando
con il giornalista turco Hasan Cemal: "Durante tutta la vita ho
tentato di fare qualcosa di buono per la gente, con i miei libri e
con i lavori nel villaggio, ma dallo Stato ho avuto in cambio solo
sospetti, inimicizia e dispotismo". E al giornale "Agos" ha aggiunto:
"E' ovvio che il fatto di essere armeno è un elemento del processo
subito, in Turchia chiunque esce dal coro viene punito, l'identita
armena ha contribuito a rendere più visibile la mia punizione".
http://www.lastampa.it/2014/02/01/blogs/finestra-sul-medio-oriente/lo-scrittore-armeno-nisanyan-agli-arresti-per-abusi-edilizi-punito-per-il-mio-orgoglio-etnico-xcwcgdmEeie5nwV0xUP2dO/pagina.html
From: Emil Lazarian | Ararat NewsPress