"UNA CENA ARMENA" AL FESTIVAL DELL'ALTA COSTIERA AMALFITANA
Centro Polifunzionale "Mons. Andrea Gallo" - Agerola (Napoli)
LUNEDI' 21 LUGLIO 2014, h. 21.00
Alla sua terza edizione, il Festival dell'Alta Costiera Amalfitana
"Sul sentiero degli Dèi", presenta presso il Centro Polifunzionale
"Mons. Andrea Gallo" di Agerola (Napoli) lo spettacolo di Paola
Ponti Una cena armena, con Danilo Nigrelli e Rosa Diletta Rossi. Lo
spettacolo è ispirato al libro di Sonya Orfalian "La cucina d'Armenia.
Viaggio nella cultura culinaria di un popolo" (ediz. Ponte alle
Grazie).
Può lo sterminio di un popolo non lasciare traccia? Può, una volta
stabilita la veridicita dell'accaduto, non averne il riconoscimento
unanime? Può, un evento simile, essere interiorizzato e perdonato? Una
cena armena è la volonta di affrontare, raccontare e superare una
grande tragedia della portata dei più noti stermini che, purtroppo,
hanno fatto storia, attraverso gli occhi di due generazioni a confronto
e le rispettive tradizioni culinarie.
Una cena armena è una pièce di Paola Ponti nata dall'incontro di
Malbeck Teatro con Sonya Orfalian. Negli anni Settanta, dopo il colpo
di Stato di Gheddafi, la Orfalian ha trovato asilo in Italia, dove
ha coltivato la ricerca attorno alle proprie radici culturali. Qui
ha scritto il testo da cui lo spettacolo attinge e a cui si mescola,
La Cucina d'Armenia, che custodisce, insieme alle oltre centotrenta
ricette, le radici di una intera cultura, offesa e misconosciuta,
ma non per questo meno ricca di tradizioni.
Attraverso gli ingredienti della tradizione, che permettono all'autrice
la ricostruzione della vita quotidiana in terra d'Armenia, prende forma
il passato del padre, armeno palestinese, rifugiato in terra di Libia
e vissuto senza avere mai avuto una cittadinanza, ne un passaporto,
ma solo un lasciapassare verde con la scritta: "Palestinian Refugee
in Libya".
Così, dando sfogo al ricordo di luoghi, usi, proverbi, leggende e
ricorrenze, si mescola il peso dolce a quello amaro di un'eredita
da onorare. Una cena armena racconta la storia di due generazioni
che hanno la forza di guardarsi in faccia, di affrontarsi e di
passarsi il testimone. La regia è affidata a Danilo Nigrelli che,
insieme con la giovane Rosa Diletta Rossi, ne ha anche interpretato il
testo. Danilo è Aram, Rosa Diletta è Nina, rispettivamente un signore
armeno e una ragazzina italiana, i quali destini si incrociano in
una notte qualunque, al calore dell'ojakh, il focolare, mentre
fuori impazza una tormenta di neve. I due personaggi si muovono
nello spazio come due bestie in gabbia, che lentamente cominciano
ad annusarsi. Entrambi nascondono un mistero, entrambi con lo stesso
profondo bisogno di conoscere le proprie origini. Una cena armena è
una commedia dolorosa e insieme divertente, a tratti comica, a tratti
profondamente commovente. È la summa di due storie, antitetiche e
insieme riflesso l'una dell'altra, che hanno alla fine la forza di
guardarsi, di affrontarsi e di passarsi il testimone, stemperando,
attraverso il cucinare insieme, le oscurita del proprio passato.
Per informazioni:
Segreteria Festival: 081-8791064
From: A. Papazian
Centro Polifunzionale "Mons. Andrea Gallo" - Agerola (Napoli)
LUNEDI' 21 LUGLIO 2014, h. 21.00
Alla sua terza edizione, il Festival dell'Alta Costiera Amalfitana
"Sul sentiero degli Dèi", presenta presso il Centro Polifunzionale
"Mons. Andrea Gallo" di Agerola (Napoli) lo spettacolo di Paola
Ponti Una cena armena, con Danilo Nigrelli e Rosa Diletta Rossi. Lo
spettacolo è ispirato al libro di Sonya Orfalian "La cucina d'Armenia.
Viaggio nella cultura culinaria di un popolo" (ediz. Ponte alle
Grazie).
Può lo sterminio di un popolo non lasciare traccia? Può, una volta
stabilita la veridicita dell'accaduto, non averne il riconoscimento
unanime? Può, un evento simile, essere interiorizzato e perdonato? Una
cena armena è la volonta di affrontare, raccontare e superare una
grande tragedia della portata dei più noti stermini che, purtroppo,
hanno fatto storia, attraverso gli occhi di due generazioni a confronto
e le rispettive tradizioni culinarie.
Una cena armena è una pièce di Paola Ponti nata dall'incontro di
Malbeck Teatro con Sonya Orfalian. Negli anni Settanta, dopo il colpo
di Stato di Gheddafi, la Orfalian ha trovato asilo in Italia, dove
ha coltivato la ricerca attorno alle proprie radici culturali. Qui
ha scritto il testo da cui lo spettacolo attinge e a cui si mescola,
La Cucina d'Armenia, che custodisce, insieme alle oltre centotrenta
ricette, le radici di una intera cultura, offesa e misconosciuta,
ma non per questo meno ricca di tradizioni.
Attraverso gli ingredienti della tradizione, che permettono all'autrice
la ricostruzione della vita quotidiana in terra d'Armenia, prende forma
il passato del padre, armeno palestinese, rifugiato in terra di Libia
e vissuto senza avere mai avuto una cittadinanza, ne un passaporto,
ma solo un lasciapassare verde con la scritta: "Palestinian Refugee
in Libya".
Così, dando sfogo al ricordo di luoghi, usi, proverbi, leggende e
ricorrenze, si mescola il peso dolce a quello amaro di un'eredita
da onorare. Una cena armena racconta la storia di due generazioni
che hanno la forza di guardarsi in faccia, di affrontarsi e di
passarsi il testimone. La regia è affidata a Danilo Nigrelli che,
insieme con la giovane Rosa Diletta Rossi, ne ha anche interpretato il
testo. Danilo è Aram, Rosa Diletta è Nina, rispettivamente un signore
armeno e una ragazzina italiana, i quali destini si incrociano in
una notte qualunque, al calore dell'ojakh, il focolare, mentre
fuori impazza una tormenta di neve. I due personaggi si muovono
nello spazio come due bestie in gabbia, che lentamente cominciano
ad annusarsi. Entrambi nascondono un mistero, entrambi con lo stesso
profondo bisogno di conoscere le proprie origini. Una cena armena è
una commedia dolorosa e insieme divertente, a tratti comica, a tratti
profondamente commovente. È la summa di due storie, antitetiche e
insieme riflesso l'una dell'altra, che hanno alla fine la forza di
guardarsi, di affrontarsi e di passarsi il testimone, stemperando,
attraverso il cucinare insieme, le oscurita del proprio passato.
Per informazioni:
Segreteria Festival: 081-8791064
From: A. Papazian