Tempi.it, Italia
18 giugno 2014
Teymourian, il capitano cristiano della nazionale iraniana che si
sentì discriminato per la sua fede una sola volta. In Germania
Leggi di Più: Storia di Ando Teymourian, il capitano cristiano
dell'Iran | Tempi.it
Articolo tratto da Zenit.org - Il primo pareggio del Mondiale scocca
alla tredicesima partita. Dopo il diluvio di gol piovuti in rete nelle
prime giornate, Nigeria e Iran impattano sullo zero a zero. Risultato
finale di una gara noiosa, ma che fa sorridere l'Iran, considerata da
tutti gli osservatori la "cenerentola" del proprio girone. Un'idea che
non è mai andata giù ad Andranik Teymourian, asso della squadra
asiatica, tra i più propositivi all'esordio dell'altroieri.
Intervistato da Fifa.com alla vigilia della rassegna brasiliana, il
fantasista iraniano aveva dimostrato di non temere i forti avversari
che il sorteggio ha assegnato alla sua squadra. .
Dichiarazioni che testimoniano ambizioni professionali, e che
sottendono un coraggio di cui Teymourian ha già fatto sfoggio in
passato. Il coraggio "di non vergognarsi di essere cristiano". Lui,
cristiano d'origine armena e cittadino della Repubblica Islamica
dell'Iran, fu il più votato, in occasione del Mondiale del 2006,
all'interno di un sondaggio promosso dal gruppo olandese ecumenico
Gristelijk. Con il 31,3% delle preferenze, la stella iraniana prevalse
su altri 10 calciatori partecipanti al Mondiale di Germania e ritenuti
esempi di uomini, . A votarlo, persone olandesi, europee, ma non solo.
Ciò che particolarmente colpì di Teymourian fu un aspetto: le sue
dichiarazioni infransero i luoghi comuni che circolano intorno
all'Iran. Di etnia armena, fa parte di quella sparuta minoranza nel
Paese del Golfo persico che non raggiunge neanche l'1% della
popolazione. Eppure, gode di una rappresentanza parlamentare e di una
certa autonomia culturale che consente agli armeni persino di produrre
vino. Soprattutto, gode dell'atteggiamento accogliente da parte dei
connazionali musulmani.
Teymourian ne è la dimostrazione lampante. In Iran è considerato il
diamante più prezioso della Nazionale di calcio, beniamino di ogni
appassionato. Quando esce dal campo viene salutato da grandi ovazioni
e lui risponde con gratitudine a modo suo, facendosi il segno della
croce. Un gesto che non gli ha mai creato alcun problema. Anzi, lo
stesso "Ando" - come lo chiamano affettuosamente i tifosi - non ha mai
nascosto che i rapporti con i compagni di squadra musulmani, con la
dirigenza e con la popolazione sono .
Così buoni da valergli una storica investitura. Teymourian è stato
infatti, lo scorso 18 maggio, il primo capitano non musulmano del
"Team Melli" (la Nazionale iraniana). Il 31enne vive questa realtà con
orgoglio, ma senza enfasi. Non è avvezzo a percepire la sua fede
cristiana come un motivo di distinzione rispetto ai compagni di
squadra.
A Teheran, dove vive e gioca con la compagine dell'Esteghlal,
frequenta la Messa tutte le domeniche. Abitudine che si porta dietro
anche quando varca i confini nazionali. A margine del Mondiale del
2006 in Germania, in un'intervista concessa al canale Ap-Worldstream
raccontò un'esperienza spiacevole che gli capitò nel corso del ritiro
della propria Nazionale. Una domenica, come sempre fa quando si trova
in Iran, si preparò per raggiungere la chiesa più vicina e partecipare
alla Messa. Tentando di uscire dalla struttura in cui alloggiava con
la propria squadra, fu però bloccato dalla polizia tedesca. Un
ostacolo inaspettato quanto assurdo, per un giovane che ha la sola,
innocente intenzione di andare in chiesa. Gli fu detto che per motivi
di sicurezza non sarebbe potuto uscire dal ritiro. A nulla valsero le
sue insistenze. Anzi, a qualcosa portarono, ma suo malgrado.
Teymourian fu infatti posto in stato di fermo per alcune decine di
minuti.
Episodio che il calciatore iraniano ha vissuto come una grottesca
forma di discriminazione. Tale da indurlo a sfogarsi ai microfoni di
una televisione del suo Paese, dove vige una teocrazia sciita retta da
un Ayatollah. E dove scene di questo genere non gli capiterebbero mai.
Scene che sono però capitate in Germania. Nel cuore d'Europa, dove un
tempo si costruivano cattedrali destinate a durare per l'eternità. E
dove oggi - come spiegava il sito Kreuz.net nel 2012 - sorgono interi
quartieri, ideati per migliaia di abitanti, senza che vi sia nemmeno
una chiesa.
http://www.tempi.it/teymourian-capitano-cristiano-nazionale-iraniana-discriminato-fede-germania#.U6eijz9OXIU
18 giugno 2014
Teymourian, il capitano cristiano della nazionale iraniana che si
sentì discriminato per la sua fede una sola volta. In Germania
Leggi di Più: Storia di Ando Teymourian, il capitano cristiano
dell'Iran | Tempi.it
Articolo tratto da Zenit.org - Il primo pareggio del Mondiale scocca
alla tredicesima partita. Dopo il diluvio di gol piovuti in rete nelle
prime giornate, Nigeria e Iran impattano sullo zero a zero. Risultato
finale di una gara noiosa, ma che fa sorridere l'Iran, considerata da
tutti gli osservatori la "cenerentola" del proprio girone. Un'idea che
non è mai andata giù ad Andranik Teymourian, asso della squadra
asiatica, tra i più propositivi all'esordio dell'altroieri.
Intervistato da Fifa.com alla vigilia della rassegna brasiliana, il
fantasista iraniano aveva dimostrato di non temere i forti avversari
che il sorteggio ha assegnato alla sua squadra. .
Dichiarazioni che testimoniano ambizioni professionali, e che
sottendono un coraggio di cui Teymourian ha già fatto sfoggio in
passato. Il coraggio "di non vergognarsi di essere cristiano". Lui,
cristiano d'origine armena e cittadino della Repubblica Islamica
dell'Iran, fu il più votato, in occasione del Mondiale del 2006,
all'interno di un sondaggio promosso dal gruppo olandese ecumenico
Gristelijk. Con il 31,3% delle preferenze, la stella iraniana prevalse
su altri 10 calciatori partecipanti al Mondiale di Germania e ritenuti
esempi di uomini, . A votarlo, persone olandesi, europee, ma non solo.
Ciò che particolarmente colpì di Teymourian fu un aspetto: le sue
dichiarazioni infransero i luoghi comuni che circolano intorno
all'Iran. Di etnia armena, fa parte di quella sparuta minoranza nel
Paese del Golfo persico che non raggiunge neanche l'1% della
popolazione. Eppure, gode di una rappresentanza parlamentare e di una
certa autonomia culturale che consente agli armeni persino di produrre
vino. Soprattutto, gode dell'atteggiamento accogliente da parte dei
connazionali musulmani.
Teymourian ne è la dimostrazione lampante. In Iran è considerato il
diamante più prezioso della Nazionale di calcio, beniamino di ogni
appassionato. Quando esce dal campo viene salutato da grandi ovazioni
e lui risponde con gratitudine a modo suo, facendosi il segno della
croce. Un gesto che non gli ha mai creato alcun problema. Anzi, lo
stesso "Ando" - come lo chiamano affettuosamente i tifosi - non ha mai
nascosto che i rapporti con i compagni di squadra musulmani, con la
dirigenza e con la popolazione sono .
Così buoni da valergli una storica investitura. Teymourian è stato
infatti, lo scorso 18 maggio, il primo capitano non musulmano del
"Team Melli" (la Nazionale iraniana). Il 31enne vive questa realtà con
orgoglio, ma senza enfasi. Non è avvezzo a percepire la sua fede
cristiana come un motivo di distinzione rispetto ai compagni di
squadra.
A Teheran, dove vive e gioca con la compagine dell'Esteghlal,
frequenta la Messa tutte le domeniche. Abitudine che si porta dietro
anche quando varca i confini nazionali. A margine del Mondiale del
2006 in Germania, in un'intervista concessa al canale Ap-Worldstream
raccontò un'esperienza spiacevole che gli capitò nel corso del ritiro
della propria Nazionale. Una domenica, come sempre fa quando si trova
in Iran, si preparò per raggiungere la chiesa più vicina e partecipare
alla Messa. Tentando di uscire dalla struttura in cui alloggiava con
la propria squadra, fu però bloccato dalla polizia tedesca. Un
ostacolo inaspettato quanto assurdo, per un giovane che ha la sola,
innocente intenzione di andare in chiesa. Gli fu detto che per motivi
di sicurezza non sarebbe potuto uscire dal ritiro. A nulla valsero le
sue insistenze. Anzi, a qualcosa portarono, ma suo malgrado.
Teymourian fu infatti posto in stato di fermo per alcune decine di
minuti.
Episodio che il calciatore iraniano ha vissuto come una grottesca
forma di discriminazione. Tale da indurlo a sfogarsi ai microfoni di
una televisione del suo Paese, dove vige una teocrazia sciita retta da
un Ayatollah. E dove scene di questo genere non gli capiterebbero mai.
Scene che sono però capitate in Germania. Nel cuore d'Europa, dove un
tempo si costruivano cattedrali destinate a durare per l'eternità. E
dove oggi - come spiegava il sito Kreuz.net nel 2012 - sorgono interi
quartieri, ideati per migliaia di abitanti, senza che vi sia nemmeno
una chiesa.
http://www.tempi.it/teymourian-capitano-cristiano-nazionale-iraniana-discriminato-fede-germania#.U6eijz9OXIU