MUSSA DAGH, OGGI COME 100 ANNI FA
La Stampa, Italia
24 marzo 2014
Vi ricordate "I Quaranta giorni del Mussa Dagh", il bellissimo
romanzo di Franz Werfel sull'eroica - fortunata - resistenza di
sette villaggi armeni contro la deportazione e il genocidio turco
nella Prima Guerra Mondiale? L'incubo di allora - è passato quasi un
secolo, ma la memoria è ben viva fra gli armeni - si è ripresentato
in questi giorni in quella regione, al confine fra Siria e Turchia, il
Kessab. Secondo quanto riportano diverse fonti giornalistiche armene,
i villaggi della zona a popolazione armena sono stati il bersaglio
di tre giorni di attacchi brutali, partiti dal oltre il confine con
la Turchia, da parte di fondamentalisti islamici del fronte al-Nusra,
affiliato ad al-Qaeda. Si parla di circa ottanta morti, fra i civili;
e oltre quattrocento famiglie hanno abbandonato la zona, cercando
rifugio a Lattakia e a Basit.
marco tosatti
Vi ricordate " I Quaranta giorni del Mussa Dagh", il bellissimo
romanzo di Franz Werfel sull'eroica - fortunata - resistenza di sette
villaggi armeni contro la deportazione e il genocidio turco nella
Prima Guerra Mondiale? L'incubo di allora - è passato quasi un secolo,
ma la memoria è ben viva fra gli armeni - si è ripresentato in questi
giorni in quella regione, al confine fra Siria e Turchia, il Kessab.
Secondo quanto riportano diverse fonti giornalistiche armene, i
villaggi della zona a popolazione armena sono stati il bersaglio di
tre giorni di attacchi brutali, partiti dal oltre il confine con la
Turchia, da parte di fondamentalisti islamici del fronte al-Nusra,
affiliato ad al-Qaeda. Si parla di circa ottanta morti, fra i civili;
e oltre quattrocento famiglie hanno abbandonato la zona, cercando
rifugio a Lattakia e a Basit.
Un responsabile della comunita armena, Nerses Sarkissian, ha dichiarato
che i terroristi sono entrati dalla Turchia, sconsacrando chiese,
saccheggiando case e distruggendo gli edifici pubblici. Alcuni armeni
sono rimasti nei villaggi; la loro sorte non è conosciuta.
Sarkissian ha sottolineato che le bande di aggressori venivano dalla
Turchia e hanno agito con l'appoggio dei militari di Ankara. I feriti
fra di loro sono trasportati in Turchia per ricevere le cure del caso.
Questo episodio, oltre all'abbattimento di un jet siriano da parte
della contraerea turca in una situazione controversa di sconfinamento
dimostra che la Turchia sta aumentando il suo coinvolgimento al
fianco dei miliziani fondamentalisti di 83 Paesi diversi che stanno
combattendo in Siria.
A questo riguardo pubblichiamo un comunicato della Comunita Armena
di Roma.
" Con il pretesto della guerra civile in Siria il governo turco
(peraltro alle prese con gli scandali ed una crisi politica senza
precedenti) prosegue, ora come cento anni fa, la politica di
aggressione contro le locali comunita armene.
E' notizia di questi giorni attacchi e bombardamenti turchi nei
confronti della cittadina armena di Kessab (Siria nord orientale)
che si trova prossima al confine con la Turchia stessa nella zona
del Mussa Dagh, il massiccio reso celebre dal capolavoro letterario
di Franz Werfel. Gruppi paramilitari turchi hanno attaccato la zona
popolata quasi esclusivamente dai discendenti di quegli armeni che
sfuggirono all'orrore del genocidio del 1915.
Un sacerdote armeno, parroco in Kessab, attraverso la sua pagina
Facebook ha postato oggi la notizia che due giorni fa, alle 6 del
mattino, la citta è stata bombardata da parte di gruppi paramilitari
turchi e la popolazione del paese (1500 anime) è fuggita verso Latakia
(a circa 60 km da Kessab). Mentre scriviamo Kessab è nelle mani delle
milizie turche.
A quasi un secolo di distanza i turchi non perdono il vizio di
considerare gli armeni il loro nemico principale e non hanno alcuna
remora ad attaccare i pacifici residenti di questi villaggi di confine.
Le comunita armene di tutto il mondo si stanno muovendo per denunciare
questa ennesima aggressione che risulta essere oltretutto alquanto
pericolosa alla luce della grave situazione siriana.
L'abbattimento dell'aereo siriano avvenuto oggi può essere collegato
a queste azioni turche di aggressione dal momento che, stando a fonti
ufficiali, il velivolo dell'aviazione siriana si sarebbe spinto fino
alla zona prossima al confine con la Turchia proprio per cercare
di contrastare le attivita paramilitari turche di infiltrazione nel
territorio della Siria.
Il Consiglio per la comunita armena di Roma nell'esprimere la sua
enorme preoccupazione per l'accaduto, vuole unirsi agli armeni di
altri paesi denunciando con fermezza la politica turca di aggressione
e chiedendo anche alla stampa italiana di dare risalto a quanto
sta accadendo nella regione, al fine di scongiurare lo sterminio
dell'inerme popolazione armena della zona".
La Comunita armena statunitense si è rivolta al Segretario Generale
dell'ONU, alla Casa Bianca e al Congresso USA affinche fermino questa
aggressione.
http://www.lastampa.it/2014/03/24/blogs/san-pietro-e-dintorni/mussa-dagh-oggi-come-anni-fa-idyKztkf599OqVyxANbxgP/pagina.html
From: Baghdasarian
La Stampa, Italia
24 marzo 2014
Vi ricordate "I Quaranta giorni del Mussa Dagh", il bellissimo
romanzo di Franz Werfel sull'eroica - fortunata - resistenza di
sette villaggi armeni contro la deportazione e il genocidio turco
nella Prima Guerra Mondiale? L'incubo di allora - è passato quasi un
secolo, ma la memoria è ben viva fra gli armeni - si è ripresentato
in questi giorni in quella regione, al confine fra Siria e Turchia, il
Kessab. Secondo quanto riportano diverse fonti giornalistiche armene,
i villaggi della zona a popolazione armena sono stati il bersaglio
di tre giorni di attacchi brutali, partiti dal oltre il confine con
la Turchia, da parte di fondamentalisti islamici del fronte al-Nusra,
affiliato ad al-Qaeda. Si parla di circa ottanta morti, fra i civili;
e oltre quattrocento famiglie hanno abbandonato la zona, cercando
rifugio a Lattakia e a Basit.
marco tosatti
Vi ricordate " I Quaranta giorni del Mussa Dagh", il bellissimo
romanzo di Franz Werfel sull'eroica - fortunata - resistenza di sette
villaggi armeni contro la deportazione e il genocidio turco nella
Prima Guerra Mondiale? L'incubo di allora - è passato quasi un secolo,
ma la memoria è ben viva fra gli armeni - si è ripresentato in questi
giorni in quella regione, al confine fra Siria e Turchia, il Kessab.
Secondo quanto riportano diverse fonti giornalistiche armene, i
villaggi della zona a popolazione armena sono stati il bersaglio di
tre giorni di attacchi brutali, partiti dal oltre il confine con la
Turchia, da parte di fondamentalisti islamici del fronte al-Nusra,
affiliato ad al-Qaeda. Si parla di circa ottanta morti, fra i civili;
e oltre quattrocento famiglie hanno abbandonato la zona, cercando
rifugio a Lattakia e a Basit.
Un responsabile della comunita armena, Nerses Sarkissian, ha dichiarato
che i terroristi sono entrati dalla Turchia, sconsacrando chiese,
saccheggiando case e distruggendo gli edifici pubblici. Alcuni armeni
sono rimasti nei villaggi; la loro sorte non è conosciuta.
Sarkissian ha sottolineato che le bande di aggressori venivano dalla
Turchia e hanno agito con l'appoggio dei militari di Ankara. I feriti
fra di loro sono trasportati in Turchia per ricevere le cure del caso.
Questo episodio, oltre all'abbattimento di un jet siriano da parte
della contraerea turca in una situazione controversa di sconfinamento
dimostra che la Turchia sta aumentando il suo coinvolgimento al
fianco dei miliziani fondamentalisti di 83 Paesi diversi che stanno
combattendo in Siria.
A questo riguardo pubblichiamo un comunicato della Comunita Armena
di Roma.
" Con il pretesto della guerra civile in Siria il governo turco
(peraltro alle prese con gli scandali ed una crisi politica senza
precedenti) prosegue, ora come cento anni fa, la politica di
aggressione contro le locali comunita armene.
E' notizia di questi giorni attacchi e bombardamenti turchi nei
confronti della cittadina armena di Kessab (Siria nord orientale)
che si trova prossima al confine con la Turchia stessa nella zona
del Mussa Dagh, il massiccio reso celebre dal capolavoro letterario
di Franz Werfel. Gruppi paramilitari turchi hanno attaccato la zona
popolata quasi esclusivamente dai discendenti di quegli armeni che
sfuggirono all'orrore del genocidio del 1915.
Un sacerdote armeno, parroco in Kessab, attraverso la sua pagina
Facebook ha postato oggi la notizia che due giorni fa, alle 6 del
mattino, la citta è stata bombardata da parte di gruppi paramilitari
turchi e la popolazione del paese (1500 anime) è fuggita verso Latakia
(a circa 60 km da Kessab). Mentre scriviamo Kessab è nelle mani delle
milizie turche.
A quasi un secolo di distanza i turchi non perdono il vizio di
considerare gli armeni il loro nemico principale e non hanno alcuna
remora ad attaccare i pacifici residenti di questi villaggi di confine.
Le comunita armene di tutto il mondo si stanno muovendo per denunciare
questa ennesima aggressione che risulta essere oltretutto alquanto
pericolosa alla luce della grave situazione siriana.
L'abbattimento dell'aereo siriano avvenuto oggi può essere collegato
a queste azioni turche di aggressione dal momento che, stando a fonti
ufficiali, il velivolo dell'aviazione siriana si sarebbe spinto fino
alla zona prossima al confine con la Turchia proprio per cercare
di contrastare le attivita paramilitari turche di infiltrazione nel
territorio della Siria.
Il Consiglio per la comunita armena di Roma nell'esprimere la sua
enorme preoccupazione per l'accaduto, vuole unirsi agli armeni di
altri paesi denunciando con fermezza la politica turca di aggressione
e chiedendo anche alla stampa italiana di dare risalto a quanto
sta accadendo nella regione, al fine di scongiurare lo sterminio
dell'inerme popolazione armena della zona".
La Comunita armena statunitense si è rivolta al Segretario Generale
dell'ONU, alla Casa Bianca e al Congresso USA affinche fermino questa
aggressione.
http://www.lastampa.it/2014/03/24/blogs/san-pietro-e-dintorni/mussa-dagh-oggi-come-anni-fa-idyKztkf599OqVyxANbxgP/pagina.html
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