Articolotre, Italia
24 aprile 2014
Medz Yegher. 99 anni fa il genocidio armeno
Come ogni anno, il 24 aprile l'Armenia celebra la ricorrenza del Medz
Yeghern, il loro personale olocausto.
-Gianfranco Broun- E' passato quasi un secolo da quel lontano 1915,
data che ormai è per sempre più legata al non troppo conosciuto
genocidio armeno, un evento noto anche con il termine di Medz Yeghern,
il Grande Male. Si tratta di un doloroso ricordo per la popolazione
cristiano-ortodossa della piccola nazione caucasica, un avvenimento
che provocò la morte di oltre un milione e mezzo di persone a opera
dei militari turchi.
La storia è lunga, complessa e ha un primo inizio nel lontano 1894 -
1896, anni in cui il sultano ottomano Abdul-Hamid II condusse una
campagna contro gli armeni. All'epoca erano circa due milioni quelli
che risiedevano in territorio turco; dopotutto una nazione tutta loro
non ce l'avevano e, causa anche la presenza di alcuni movimenti
autonomisti appoggiati dalla Russia, vennero presi di mira con
interventi armati che determinarono la morte di migliaia di armeni e
la messa a fuoco di interi villaggi. Una sorta di operazione che
sembrerebbe aver coinvolto anche i curdi.
Questo evento, che si potrebbe definire in realtà solo una sorta di
preambolo, trovò il suo apice più violento in quello che avvenne nel
1915, il genocidio vero e proprio del popolo armeno. Durante la notte
che intercorse tra il 23 e il 24 di aprile, mentre al governo c'erano
i Giovani Turchi, vennero arrestati i primi armeni: si trattava di
scrittori, giornalisti, anche delegati del Parlamento. Un lavoro che
durò diversi giorni, settimane, e che determinò una notevole quantità
di prigionieri i quali vennero deportati verso l'interno della
penisola anatolica, con lunghe ed estenuanti camminate nel deserto
note anche come marce della morte; centinaia di migliaia furono le
vittime provocate dalla fame, dalle malattie o più semplicemente dalla
stanchezza.
Tra i presenti c'erano anche alcuni ufficiali dell'esercito tedesco,
in collegamento con quello turco, per quella che alcuni considerano
una sorta di prova generale per le deportazioni degli ebrei avvenute
durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il numero di morti fu altissimo, una cifra che varia a seconda delle
fonti ma che sembrerebbe essere in ogni caso superiore al milione e
mezzo di vittime. Numeri supportati da prove che hanno spinto diversi
stati a prendere una posizione chiara e ufficiale contro il genocidio,
condannando il negazionismo portato avanti da alcuni. La stessa
Turchia non intende riconoscere l'olocausto armeno, ritenendo quelle
morti come non determinate assolutamente da una deliberata operazione
messa in atto dal governo dell'epoca. Un atteggiamento che ha dato
luogo non solo a fortissime tensioni con i vicini di Yerevan, ma che
ha creato problemi anche con l'Unione Europea, la quale si sta
mostrando sempre più compatta nel tentativo di far riconoscere il Medz
Yeghern.
Il 24 aprile del 2014 è la data per la commemorazione del
novantanovesimo anniversario di questa ricorrenza, un evento
estremamente sentito in tutte le comunità armene sparse per il mondo,
tra le quali anche quella italiana. Una data che segna l'inizio di un
viaggio lungo dodici mesi, il quale culminerà l'anno prossimo con il
centenario.
-24 aprile 2014
http://www.articolotre.com/2014/04/medz-yegher-99-anni-fa-il-genocidio-armeno/
24 aprile 2014
Medz Yegher. 99 anni fa il genocidio armeno
Come ogni anno, il 24 aprile l'Armenia celebra la ricorrenza del Medz
Yeghern, il loro personale olocausto.
-Gianfranco Broun- E' passato quasi un secolo da quel lontano 1915,
data che ormai è per sempre più legata al non troppo conosciuto
genocidio armeno, un evento noto anche con il termine di Medz Yeghern,
il Grande Male. Si tratta di un doloroso ricordo per la popolazione
cristiano-ortodossa della piccola nazione caucasica, un avvenimento
che provocò la morte di oltre un milione e mezzo di persone a opera
dei militari turchi.
La storia è lunga, complessa e ha un primo inizio nel lontano 1894 -
1896, anni in cui il sultano ottomano Abdul-Hamid II condusse una
campagna contro gli armeni. All'epoca erano circa due milioni quelli
che risiedevano in territorio turco; dopotutto una nazione tutta loro
non ce l'avevano e, causa anche la presenza di alcuni movimenti
autonomisti appoggiati dalla Russia, vennero presi di mira con
interventi armati che determinarono la morte di migliaia di armeni e
la messa a fuoco di interi villaggi. Una sorta di operazione che
sembrerebbe aver coinvolto anche i curdi.
Questo evento, che si potrebbe definire in realtà solo una sorta di
preambolo, trovò il suo apice più violento in quello che avvenne nel
1915, il genocidio vero e proprio del popolo armeno. Durante la notte
che intercorse tra il 23 e il 24 di aprile, mentre al governo c'erano
i Giovani Turchi, vennero arrestati i primi armeni: si trattava di
scrittori, giornalisti, anche delegati del Parlamento. Un lavoro che
durò diversi giorni, settimane, e che determinò una notevole quantità
di prigionieri i quali vennero deportati verso l'interno della
penisola anatolica, con lunghe ed estenuanti camminate nel deserto
note anche come marce della morte; centinaia di migliaia furono le
vittime provocate dalla fame, dalle malattie o più semplicemente dalla
stanchezza.
Tra i presenti c'erano anche alcuni ufficiali dell'esercito tedesco,
in collegamento con quello turco, per quella che alcuni considerano
una sorta di prova generale per le deportazioni degli ebrei avvenute
durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il numero di morti fu altissimo, una cifra che varia a seconda delle
fonti ma che sembrerebbe essere in ogni caso superiore al milione e
mezzo di vittime. Numeri supportati da prove che hanno spinto diversi
stati a prendere una posizione chiara e ufficiale contro il genocidio,
condannando il negazionismo portato avanti da alcuni. La stessa
Turchia non intende riconoscere l'olocausto armeno, ritenendo quelle
morti come non determinate assolutamente da una deliberata operazione
messa in atto dal governo dell'epoca. Un atteggiamento che ha dato
luogo non solo a fortissime tensioni con i vicini di Yerevan, ma che
ha creato problemi anche con l'Unione Europea, la quale si sta
mostrando sempre più compatta nel tentativo di far riconoscere il Medz
Yeghern.
Il 24 aprile del 2014 è la data per la commemorazione del
novantanovesimo anniversario di questa ricorrenza, un evento
estremamente sentito in tutte le comunità armene sparse per il mondo,
tra le quali anche quella italiana. Una data che segna l'inizio di un
viaggio lungo dodici mesi, il quale culminerà l'anno prossimo con il
centenario.
-24 aprile 2014
http://www.articolotre.com/2014/04/medz-yegher-99-anni-fa-il-genocidio-armeno/