WHY WE CANNOT FORGET THE VICTIMS OF THE ARMENIAN GENOCIDE (IN ITALIAN)
Spondasud News, Italia
28 ott 2014
Perchè non possiamo dimenticare le vittime del genocidio armeno
28 ottobre 2014. -- Culture
(Raimondo Schiavone e Talal Khrais) - È stata una decisione saggia e
coraggiosa l'iniziativa del Centro Italo Arabo Assadakah di proclamare
una campagna europea di solidarieta per la causa del popolo armeno,
non solo per non dimenticare il genocidio ma soprattutto per agire
affinche l'Europa sia solidale con un popolo che ha subito una
terribile ingiustizia. Il nostro Centro, come organizzazione schierata
a difesa dei diritti dell'uomo, è convinto che esista una complicita
e un assurdo silenzio internazionale sulla questione armena.
Il popolo armeno rivendica il diritto alla memoria, alla verita
storica e non si può non essere a fianco di questa rivendicazione.
L'Armenia e le sue numerose comunita sparse nel mondo, conduce con
orgoglio una battaglia culturale, religiosa, etnica e di civilta
contro la prepotenza e la negazione.
La questione armena fa parte del patrimonio culturale del Centro
Italo Arabo. È nostra responsabilita fare questa battaglia fino a
quando non ci sara giustizia e un riconoscimento internazionale su
questo olocausto che ancori oggi pochi conoscono. Una pagina nera del
secolo scorso che va ricordata per costruire una coscienza collettiva
a difesa dei diritti di tutte le minoranze.
Quel genocidio, a nostro avviso, è il simbolo di tutte le persecuzioni
che ci sono state negli anni a seguire. Non si può accettare che
la Turchia e l'Azerbaijan neghino lo sterminio del popolo armeno
a colpi di minacce e contraccolpi economici. Ricorderemo sempre
che tra il dicembre del 1914 e il febbraio del 1915, il Comitato
Centrale del partito "Unione e progresso", diretto dai medici Nazim
e Behaeddine Chakir, decise la soppressione totale degli armeni da
parte dell'Impero Ottomano.
Lo scorso giugno, con un convegno a Cagliari, il Centro Italo Arabo
ha dato formalmente inizio alla campagna di solidarieta con il
popolo armeno. Da quel momento abbiamo deciso di commemorare l'anno
della memoria "1915-2015". Insieme al popolo armeno, e in nome delle
vittime di quel crimine contro l'umanita, abbiamo lanciato una serie di
appelli a livello internazionale affinche alla Turchia sia preclusa
la possibilita di entrare in Europa se prima non si assumera la
responsabilita dello Stato ottomano dello sterminio del popolo armeno.
Non è più tollerabile nessuna negazione.
Anche se il fatto è stato compiuto da un precedente governo, Ankara
ha la responsabilita morale, legale e materiale dei fatti compiuti un
secolo fa. Ancora oggi la Turchia mostra sempre più la sua aggressivita
e la sua interferenza negli affari dei paesi confinanti, sostenendo
direttamente i gruppi terroristici, come è accaduto in Siria nel corso
di un conflitto che si protrae oramai da oltre tre anni. Tutt'ora la
Turchia, è bene che si sappia, chiude il suo confine con la giovane
Repubblica Armena con il tentativo di soffocare la volonta di questo
popolo. Ancora oggi in Turchia esistono leggi anti-armene ed esiste
una politica razziale contro le minoranze.
Per questa ragione abbiamo deciso di dedicare una sessione del Secondo
Meeting Internazionale delle politiche del Mediterraneo al genocidio
armeno. Le nostre iniziative non si fermano certo qui: nelle scorse
settimane abbiamo concluso una missione giornalistica in Armenia
che dara vita a un libro con gli straordinari racconti degli ultimi
sopravvissuti di quel massacro e alle persecuzioni che non hanno mai
avuto una fine.
Tutti hanno chiesto di rendere giustizia: una giustizia non personale
ma per l'umanita intera. Hanno scelto il silenzio per ricominciare
a vivere. Un silenzio faticoso, lontano dai luoghi dove sono nati e
cresciuti, lontano da quelle case che hanno dovuto abbandonare sotto
i colpi di una violenza cieca.
Noi di Assadakah non vogliamo dimenticarci di loro.
Per quel milione e mezzo di vittime innocenti, per i loro figli e
per un intero popolo, noi chiediamo che il 2015 sia dichiarato anno
della memoria e sia celebrato solennemente in tutto il mondo.
http://spondasud.it/2014/10/perche-non-possiamo-dimenticare-le-vittime-del-genocidio-armeno-5454
Spondasud News, Italia
28 ott 2014
Perchè non possiamo dimenticare le vittime del genocidio armeno
28 ottobre 2014. -- Culture
(Raimondo Schiavone e Talal Khrais) - È stata una decisione saggia e
coraggiosa l'iniziativa del Centro Italo Arabo Assadakah di proclamare
una campagna europea di solidarieta per la causa del popolo armeno,
non solo per non dimenticare il genocidio ma soprattutto per agire
affinche l'Europa sia solidale con un popolo che ha subito una
terribile ingiustizia. Il nostro Centro, come organizzazione schierata
a difesa dei diritti dell'uomo, è convinto che esista una complicita
e un assurdo silenzio internazionale sulla questione armena.
Il popolo armeno rivendica il diritto alla memoria, alla verita
storica e non si può non essere a fianco di questa rivendicazione.
L'Armenia e le sue numerose comunita sparse nel mondo, conduce con
orgoglio una battaglia culturale, religiosa, etnica e di civilta
contro la prepotenza e la negazione.
La questione armena fa parte del patrimonio culturale del Centro
Italo Arabo. È nostra responsabilita fare questa battaglia fino a
quando non ci sara giustizia e un riconoscimento internazionale su
questo olocausto che ancori oggi pochi conoscono. Una pagina nera del
secolo scorso che va ricordata per costruire una coscienza collettiva
a difesa dei diritti di tutte le minoranze.
Quel genocidio, a nostro avviso, è il simbolo di tutte le persecuzioni
che ci sono state negli anni a seguire. Non si può accettare che
la Turchia e l'Azerbaijan neghino lo sterminio del popolo armeno
a colpi di minacce e contraccolpi economici. Ricorderemo sempre
che tra il dicembre del 1914 e il febbraio del 1915, il Comitato
Centrale del partito "Unione e progresso", diretto dai medici Nazim
e Behaeddine Chakir, decise la soppressione totale degli armeni da
parte dell'Impero Ottomano.
Lo scorso giugno, con un convegno a Cagliari, il Centro Italo Arabo
ha dato formalmente inizio alla campagna di solidarieta con il
popolo armeno. Da quel momento abbiamo deciso di commemorare l'anno
della memoria "1915-2015". Insieme al popolo armeno, e in nome delle
vittime di quel crimine contro l'umanita, abbiamo lanciato una serie di
appelli a livello internazionale affinche alla Turchia sia preclusa
la possibilita di entrare in Europa se prima non si assumera la
responsabilita dello Stato ottomano dello sterminio del popolo armeno.
Non è più tollerabile nessuna negazione.
Anche se il fatto è stato compiuto da un precedente governo, Ankara
ha la responsabilita morale, legale e materiale dei fatti compiuti un
secolo fa. Ancora oggi la Turchia mostra sempre più la sua aggressivita
e la sua interferenza negli affari dei paesi confinanti, sostenendo
direttamente i gruppi terroristici, come è accaduto in Siria nel corso
di un conflitto che si protrae oramai da oltre tre anni. Tutt'ora la
Turchia, è bene che si sappia, chiude il suo confine con la giovane
Repubblica Armena con il tentativo di soffocare la volonta di questo
popolo. Ancora oggi in Turchia esistono leggi anti-armene ed esiste
una politica razziale contro le minoranze.
Per questa ragione abbiamo deciso di dedicare una sessione del Secondo
Meeting Internazionale delle politiche del Mediterraneo al genocidio
armeno. Le nostre iniziative non si fermano certo qui: nelle scorse
settimane abbiamo concluso una missione giornalistica in Armenia
che dara vita a un libro con gli straordinari racconti degli ultimi
sopravvissuti di quel massacro e alle persecuzioni che non hanno mai
avuto una fine.
Tutti hanno chiesto di rendere giustizia: una giustizia non personale
ma per l'umanita intera. Hanno scelto il silenzio per ricominciare
a vivere. Un silenzio faticoso, lontano dai luoghi dove sono nati e
cresciuti, lontano da quelle case che hanno dovuto abbandonare sotto
i colpi di una violenza cieca.
Noi di Assadakah non vogliamo dimenticarci di loro.
Per quel milione e mezzo di vittime innocenti, per i loro figli e
per un intero popolo, noi chiediamo che il 2015 sia dichiarato anno
della memoria e sia celebrato solennemente in tutto il mondo.
http://spondasud.it/2014/10/perche-non-possiamo-dimenticare-le-vittime-del-genocidio-armeno-5454