"L'ECLISSE": UN MELOLOGO DI SONYA ORFALIAN A RADIOTRE-RAI
RAI-Radiotre - A cento anni dal Genocidio degli Armeni: "L'Eclisse",
un melologo di Sonya Orfalian
VENERDI' 24 APRILE 2015 - h. 21.00
Nel giorno della commemorazione internazionale del centenario
del Genocidio degli Armeni, RAI-Radiotre mandera in onda, in
prima assoluta e in diretta dalla Sala A di via Asiago a Roma, un
melologo di Sonya Orfalian, scrittrice e figlia della diaspora armena,
nell'interpretazione di Maria Paiato e dell'Anahit Ensemble. A seguire,
riflessioni e testimonianze con la partecipazione di Sargis Ghazaryan,
Gianni Bonvicini e Manuela Fraire. Conduce Annamaria Giordano.
diretta in streaming:
http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-34d375c0-fa49-4fcc-a098-cf951b49d99e.html
Ho scritto L'Eclisse avendo in mente e nel cuore la ricorrenza del
centenario del genocidio del mio popolo.
E' un testo pensato per una voce sola - quella dell'attrice Maria
Paiato - ma che al tempo stesso evoca e sovrappone una moltitudine di
voci: sono le voci dimenticate, quelle di chi è dovuto soccombere, e le
voci della testimonianza, i sussurri di chi è riuscito a sopravvivere
all'orrore senza fine e ha cercato di opporsi al silenzio crudele
della Storia.
L'Eclisse ripercorre, assieme alla storia degli Armeni e del loro
olocausto, le intermittenze espressive di una tradizione antica e
i miti di creazione del cosmo culturale armeno, componendo in un
affresco comune la storia e la mitologia, la memoria e il sogno,
il linguaggio della fiaba e quello della realta più cruda.
Le musiche che attraversano il testo - eseguite dall'Anahit Ensemble -
sono opera del compositore e musicologo armeno più venerato in patria e
nella diaspora, Soghomon Soghomonian, più conosciuto come Komitas. E
la storia stessa di Komitas si identifica con il genocidio degli
Armeni: era il 24 aprile del 1915 quando il governo dei Giovani
Turchi diede ordine di arrestare e in seguito eliminare tutti i
circa duecentocinquanta intellettuali e notabili armeni di Istanbul,
cancellando in tal modo i referenti civili e religiosi degli armeni
della citta e dando così il segnale d'avvio dello sterminio di massa.
Komitas fu tra questi martiri.
RAI-Radiotre - A cento anni dal Genocidio degli Armeni: "L'Eclisse",
un melologo di Sonya Orfalian
VENERDI' 24 APRILE 2015 - h. 21.00
Nel giorno della commemorazione internazionale del centenario
del Genocidio degli Armeni, RAI-Radiotre mandera in onda, in
prima assoluta e in diretta dalla Sala A di via Asiago a Roma, un
melologo di Sonya Orfalian, scrittrice e figlia della diaspora armena,
nell'interpretazione di Maria Paiato e dell'Anahit Ensemble. A seguire,
riflessioni e testimonianze con la partecipazione di Sargis Ghazaryan,
Gianni Bonvicini e Manuela Fraire. Conduce Annamaria Giordano.
diretta in streaming:
http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-34d375c0-fa49-4fcc-a098-cf951b49d99e.html
Ho scritto L'Eclisse avendo in mente e nel cuore la ricorrenza del
centenario del genocidio del mio popolo.
E' un testo pensato per una voce sola - quella dell'attrice Maria
Paiato - ma che al tempo stesso evoca e sovrappone una moltitudine di
voci: sono le voci dimenticate, quelle di chi è dovuto soccombere, e le
voci della testimonianza, i sussurri di chi è riuscito a sopravvivere
all'orrore senza fine e ha cercato di opporsi al silenzio crudele
della Storia.
L'Eclisse ripercorre, assieme alla storia degli Armeni e del loro
olocausto, le intermittenze espressive di una tradizione antica e
i miti di creazione del cosmo culturale armeno, componendo in un
affresco comune la storia e la mitologia, la memoria e il sogno,
il linguaggio della fiaba e quello della realta più cruda.
Le musiche che attraversano il testo - eseguite dall'Anahit Ensemble -
sono opera del compositore e musicologo armeno più venerato in patria e
nella diaspora, Soghomon Soghomonian, più conosciuto come Komitas. E
la storia stessa di Komitas si identifica con il genocidio degli
Armeni: era il 24 aprile del 1915 quando il governo dei Giovani
Turchi diede ordine di arrestare e in seguito eliminare tutti i
circa duecentocinquanta intellettuali e notabili armeni di Istanbul,
cancellando in tal modo i referenti civili e religiosi degli armeni
della citta e dando così il segnale d'avvio dello sterminio di massa.
Komitas fu tra questi martiri.