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Avetis Vighen. La Madre dell'Armenia

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    Arte.it- Italia
    18 feb 2015

    Avetis Vighen. La Madre dell'Armenia

    Dal 19 Febbraio 2015 al 19 Febbraio 2015
    Cavriglia | Arezzo
    Luogo: Palazzo comunale
    Telefono per informazioni: +39 055 966971
    E-Mail info: [email protected]
    Sito ufficiale: http://www.comune.cavriglia.ar.it


    Comunicato Stampa: Da Piazza del Duomo a Firenze dalla sede della
    Misericordia ai piedi del campanile di Giotto è arrivata a Cavriglia
    ed è stata collocata di fronte al palazzo comunale la statua del
    grande scultore armeno Avetis Vighen "La madre dell'Armenia" (bronzo,
    2,80 mt X 1,80 mt), fusa qualche mese fa in occasione del centenario
    del genocidio degli armeni del 1915. L'Amministrazione Comunale
    tramite il maestro senese Massimo Lippi, molto legato alla nostra
    terra, aveva proposto a Vighen di concedere a Cavriglia l'onore di
    ospitare per alcune settimane un'opera d'arte di grandissimo valore e
    quando l'artista ha accettato la notizia è stata accolta con enorme
    piacere e gratitudine. Basti pensare che "La madre dell'Armenia", dopo
    essere stata già stata esposta in Piazza del Duomo a Siena ed a
    Firenze, durante tutto il 2015 farà il giro delle più importanti città
    d'Europa (tra le altre Venezia, Marsiglia, Parigi, Ginevra e
    Copenaghen). Ed è stato proprio il forte legame con i tragici fatti
    del passato che accomuna il popolo armeno a Cavriglia ad individuare
    "La madre dell'Armenia" come un'opera ideale per proseguire nel
    percorso di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza
    sull'importanza della Memoria avviato lo scorso anno con le
    celebrazioni del 70° anniversario degli eccidi nazisti del luglio 1944
    dove vennero uccise nel Comune di Cavriglia 192 vittime civili
    innocenti. Per non disperdere gli insegnamenti lasciati in eredità dai
    tragici fatti del passato e tramandare questo patrimonio di
    generazione in generazione, prendendo spunto dall'arrivo dell'opera di
    Avetis Vighen, l'Amministrazione Comunale di Cavriglia coinvolgerà i
    giovani studenti cavrigliesi in una serie di iniziative sulla Memoria
    in cui verrà fatto un parallelo tra gli eccidi nazisti del 1944 e il
    genocidio del popolo armeno. "La bellezza simbolica e illuminata di
    una madre che salva con il proprio abbraccio i suoi quattro figli da
    un strage annunciata, quella degli armeni nel 1915 - ha affermato il
    Vicesindaco di Cavriglia Filippo Boni -, ha raggiunto anche la nostra
    comunità e ne siamo profondamente orgogliosi. L'opera del grande
    artista armeno Vighen che resterà esposta di fronte al palazzo
    comunale di Cavriglia proviene da piazza del Duomo di Firenze e
    precedentemente era situata in Piazza del Duomo a Siena. Dopo aver
    fatto tappa da noi, ripartirà tra poco più di un mese alla volta di
    Piazza San Pietro a Roma dove Papa Francesco l'accoglierà il 12 aprile
    con una messa per gli armeni. Quindi ripartirà per Piazza San Marco a
    Venezia ed infine, prima di essere definitivamente collocata in una
    piazza di Copenaghen, in Danimarca, farà sosta in centro a Parigi.
    Dobbiamo essere doppiamente fieri di questa opportunità poiché gli
    armeni, che vennero sterminati cento anni fa, hanno subìto in massima
    parte ciò che anche la nostra popolazione, per tutt'altri motivi, subì
    il 4 luglio 1944 con il massacro nazista. E anche le nostre donne,
    nella ricostruzione del tessuto sociale di questa comunità, ebbero un
    ruolo straordinario e fondamentale. Ecco perché questa Madre - ha
    concluso il Vicesindaco - è anche la nostra Madre e rappresenta nella
    sua luce questa terra feconda dei suoi figli e che ancora oggi
    nonostante tutto, è salvata dalla bellezza tramite coloro che provano
    a seminarla nel mondo".
    L'opera verrà inaugurata al palazzo comunale di Cavriglia giovedì 19
    febbraio alle 15 alla presenza delle autorità civili e religiose,
    dell'artista armeno, di Massimo Lippi e di tutta la cittadinanza che è
    caldamente invitata a partecipare.

    L'opera:
    Di proprietà della Fondazione "DAR" l'opera (bronzo, 2,80 mt X 1,80
    mt) è stata realizzata qualche mese fa in memoria del centenario del
    Genocidio degli Armeni. Vighen Avedis ha realizzato la scultura dal
    grande impatto emotivo partendo dall'allegoria dell'Armenia come madre
    di tanti 4 figli sparsi ai 4 punti cardinali, ai 4 continenti.
    Sul retro della statua un particolare ne svela la provenienza e
    l'intensità storica e non solo allegorica della descrizione. Il
    vestito della donna è chiuso da una spilla sul retro. Essa come cammeo
    ha la Chiesa di Santa Croce, il monumento assoluto al Genocidio
    Armeno. L'antica chiesa armena della Santa Croce sorge sull'isola
    Aktamar posta al centro del lago di Van, nella Turchia dell'est a
    confine con l'Armenia, ed è oggi solo un museo. Questa suggestiva
    chiesa è uno dei più pregevoli esemplari di arte armena del Decimo
    secolo ma è soprattutto tristemente nota alle cronache per essere
    stata uno dei luoghi dove gli armeni furono massacrati durante il
    genocidio del 1915. E ancor oggi per qualsiasi armeno, dovunque si
    trovi, Aktamar è un luogo particolarmente caro da vedere e visitare
    prima di morire.

    Vighen Avetis è nato a Yerevan nel 1968 da un'antica famiglia che ha
    sempre coltivato l'amore per le più alte tradizioni culturali della
    sua terra. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti della sua città e
    nello studio di un grande artista, ma non ha ricevuto nessuna
    influenza esterna perché ha un forte carattere che lo porta
    spontaneamente al confronto con i Maestri della tradizione italiana.
    Ha completato i suoi studi all'Accademia di Belle Arti di Firenze e,
    fin da giovane, ha eseguito importanti opere in bronzo e marmo. Vince
    alcuni concorsi nazionali di scultura; primeggia a Carrara nei
    prestigiosi laboratori del marmo dove si distingue per la sua indomita
    energia creativa e per la tecnica raffinata che lo segnala tra i
    migliori scultori del marmo degli anni Novanta. Nonostante il suo
    percorso di vita lo abbia spesso allontanato dal suo Paese, Avetis
    Vighen è sempre stato molto apprezzato in Armenia dove ha realizzato
    importanti come fontane, monumenti oltre ad essere l'inventore e il
    Direttore di vari edizioni del Simposio di scultura internazionale.
    Impegnato attivamente per elevare le sorti culturali della sua patria
    è ritenuto, per unanime consenso, uno dei maggiori artisti del suo
    popolo, capace di dialogare con i più importanti movimenti culturali a
    lui contemporanei. Tra i più prestigiosi riconoscimenti ottenuti
    dall'artista nella sua brillante carriera citiamo la 32esima edizione
    del "Premio Firenze" sezione scultura grazie proprio a "La Madre
    dell'Armenia".


    http://www.arte.it/calendario-arte/arezzo/mostra-avetis-vighen-la-madre-dell-armenia-13275




    From: A. Papazian
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