UN LIBRO DELLA NEMAPRESS PER LA GIORNATA DELLA CULTURA ARMENA
BuongiornoAlghero. Italia
25 feb 2015
L'Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo di Lecce,
presieduta dalla Sen. Adriana Poli Bortone si fa promotrice, in
collaborazione con l'Ambasciata della Repubblica Armena in Italia,
della seconda "GIORNATA dell'AMICIZIA & CULTURA ARMENA".
L'incontro, organizzato nell'ambito delle iniziative celebrative del
Centenario del Genocidio degli Armeni, si terra a Lecce il prossimo
28 febbraio, a partire dalle ore 18, nei suggestivi spazi dell'ex
Conservatorio S.Anna, in Via Libertini, 1, sede dell'Agenzia per
il Patrimonio Culturale Euromediterraneo. Momento clou dell'evento,
la presentazione del volume "Le parole per raccontare.
Gli Armeni, storia, cultura, letteratura" (Ed. Nemapress),
di Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni, con la prefazione di
S.E. Sargis Ghazaryan, Ambasciatore della Repubblica d'Armenia in
Italia, che presenziera all'incontro insieme agli Autori del volume
e ad osservatori del mondo Istituzionale, Culturale, Economico,
Associativo e dei Media.
Modera il dibattito il Dott. Gianluca Borgia, componente
Consiglio di Amministrazione Agenzia per il Patrimonio Culturale
Euromediterraneo. Padrona di casa la Sen. Adriana Poli Portone,
Presidente dell'Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo,
che ha fortemente voluto questo momento di confronto, e riflessione per
promuovere la conoscenza di una della pagine più cupe della storia del
XX secolo: il Genocidio Armeno. Conosciuto anche con il nome di Medz
Yeghern, il "Grande Male", il genocidio armeno è stato il primo del
'900, nonche uno dei più dimenticati: Hitler lo prendeva a canone del
massacro che serbava in mente: "chi parla ancora oggi del genocidio
degli armeni?".
I responsabili sono rimasti pressoche impuniti, i manuali di storia
hanno esitato a raccontare ed il governo turco lo nega esplicitamente
ancor'oggi. Questo processo sistematico di sterminio della componente
etnica minoritaria armena fu avviato dall'Impero Ottomano all'interno
del territorio attualmente facente parte della Turchia. Il Genocidio,
la cui data di inizio viene convenzionalmente indicata con il 24 aprile
1915, ha causato la morte di un numero di vittime pari ad 1-1,5 milioni
di persone, tra cui circa 250 intellettuali e leader della comunita
armena di Costantinopoli. Le pagine dell'opera di Neria De Giovanni
e Pierfranco Bruni sono un viaggio a ritroso nella travagliata storia
del popolo armeno di cui raccontano non solo la tragica odissea umana,
ma anche la gloria e la ricchezza di una grande cultura millenaria,
che è l'essenza più intima di un popolo.
"La peculiarita di questo volume - sottolinea nella prefazione al
libro S.E. Sargis Ghazaryan, Ambasciatore della Repubblica d'Armenia
in Italia - è di guardare all'Armenia da due prospettive. Una più
profonda, che fruga incessantemente nella storia millenaria del popolo
armeno, nelle sue radici, nelle sue tradizioni. Un'altra più vicina,
che guarda agli Armeni - lontani dalla terra dell'Ararat - che hanno
stretto, nei secoli, un forte nesso di partecipazione e contaminazione
nelle terre e con le genti di approdo (...) Pierfranco Bruni e Neria
De Giovanni hanno compiuto questo viaggio senza temere le difficolta
del non conosciuto e senza accusare segni di stanchezza, riuscendo
nell'intento di approfondire la conoscenza di cosa si celasse dietro
i termini "armeno" e "Armenia".
Il risultato è un volume denso e ricco di spunti. Ancora più
significativo perche esce a pochi giorni dal 24 aprile, quando si
commemorera il Centenario del Genocidio degli Armeni". "... Da quel
giorno del 1915, - conclude l'Ambasciatore - i miei antenati, la mia
gente, sono diventati vittime o profughi, nel migliore dei casi. Sono
stati costretti cioè a fuggire in avanti e a non guardarsi indietro.
Oggi, invece, si vuole e si deve guardare indietro. Per non dimenticare
un crimine, a cui troppi hanno assistito silenti e impassibili". Questa
seconda "GIORNATA dell'AMICIZIA & CULTURA ARMENA" è solo l'ultima
delle tante attivita di alto profilo promosse dall'Agenzia per il
Patrimonio Culturale Euromediterraneo, che suggella con forza la
volonta di valorizzare i rapporti con la comunita armena e rappresenta
un'occasione di scambio, socializzazione e condivisione di ideali,
cultura e storia.
http://www.buongiornoalghero.it/contenuto/0/35/71917/un_libro_della_nemapress_per_la_giornata_della_cul tura_armena.aspx
From: A. Papazian
BuongiornoAlghero. Italia
25 feb 2015
L'Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo di Lecce,
presieduta dalla Sen. Adriana Poli Bortone si fa promotrice, in
collaborazione con l'Ambasciata della Repubblica Armena in Italia,
della seconda "GIORNATA dell'AMICIZIA & CULTURA ARMENA".
L'incontro, organizzato nell'ambito delle iniziative celebrative del
Centenario del Genocidio degli Armeni, si terra a Lecce il prossimo
28 febbraio, a partire dalle ore 18, nei suggestivi spazi dell'ex
Conservatorio S.Anna, in Via Libertini, 1, sede dell'Agenzia per
il Patrimonio Culturale Euromediterraneo. Momento clou dell'evento,
la presentazione del volume "Le parole per raccontare.
Gli Armeni, storia, cultura, letteratura" (Ed. Nemapress),
di Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni, con la prefazione di
S.E. Sargis Ghazaryan, Ambasciatore della Repubblica d'Armenia in
Italia, che presenziera all'incontro insieme agli Autori del volume
e ad osservatori del mondo Istituzionale, Culturale, Economico,
Associativo e dei Media.
Modera il dibattito il Dott. Gianluca Borgia, componente
Consiglio di Amministrazione Agenzia per il Patrimonio Culturale
Euromediterraneo. Padrona di casa la Sen. Adriana Poli Portone,
Presidente dell'Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo,
che ha fortemente voluto questo momento di confronto, e riflessione per
promuovere la conoscenza di una della pagine più cupe della storia del
XX secolo: il Genocidio Armeno. Conosciuto anche con il nome di Medz
Yeghern, il "Grande Male", il genocidio armeno è stato il primo del
'900, nonche uno dei più dimenticati: Hitler lo prendeva a canone del
massacro che serbava in mente: "chi parla ancora oggi del genocidio
degli armeni?".
I responsabili sono rimasti pressoche impuniti, i manuali di storia
hanno esitato a raccontare ed il governo turco lo nega esplicitamente
ancor'oggi. Questo processo sistematico di sterminio della componente
etnica minoritaria armena fu avviato dall'Impero Ottomano all'interno
del territorio attualmente facente parte della Turchia. Il Genocidio,
la cui data di inizio viene convenzionalmente indicata con il 24 aprile
1915, ha causato la morte di un numero di vittime pari ad 1-1,5 milioni
di persone, tra cui circa 250 intellettuali e leader della comunita
armena di Costantinopoli. Le pagine dell'opera di Neria De Giovanni
e Pierfranco Bruni sono un viaggio a ritroso nella travagliata storia
del popolo armeno di cui raccontano non solo la tragica odissea umana,
ma anche la gloria e la ricchezza di una grande cultura millenaria,
che è l'essenza più intima di un popolo.
"La peculiarita di questo volume - sottolinea nella prefazione al
libro S.E. Sargis Ghazaryan, Ambasciatore della Repubblica d'Armenia
in Italia - è di guardare all'Armenia da due prospettive. Una più
profonda, che fruga incessantemente nella storia millenaria del popolo
armeno, nelle sue radici, nelle sue tradizioni. Un'altra più vicina,
che guarda agli Armeni - lontani dalla terra dell'Ararat - che hanno
stretto, nei secoli, un forte nesso di partecipazione e contaminazione
nelle terre e con le genti di approdo (...) Pierfranco Bruni e Neria
De Giovanni hanno compiuto questo viaggio senza temere le difficolta
del non conosciuto e senza accusare segni di stanchezza, riuscendo
nell'intento di approfondire la conoscenza di cosa si celasse dietro
i termini "armeno" e "Armenia".
Il risultato è un volume denso e ricco di spunti. Ancora più
significativo perche esce a pochi giorni dal 24 aprile, quando si
commemorera il Centenario del Genocidio degli Armeni". "... Da quel
giorno del 1915, - conclude l'Ambasciatore - i miei antenati, la mia
gente, sono diventati vittime o profughi, nel migliore dei casi. Sono
stati costretti cioè a fuggire in avanti e a non guardarsi indietro.
Oggi, invece, si vuole e si deve guardare indietro. Per non dimenticare
un crimine, a cui troppi hanno assistito silenti e impassibili". Questa
seconda "GIORNATA dell'AMICIZIA & CULTURA ARMENA" è solo l'ultima
delle tante attivita di alto profilo promosse dall'Agenzia per il
Patrimonio Culturale Euromediterraneo, che suggella con forza la
volonta di valorizzare i rapporti con la comunita armena e rappresenta
un'occasione di scambio, socializzazione e condivisione di ideali,
cultura e storia.
http://www.buongiornoalghero.it/contenuto/0/35/71917/un_libro_della_nemapress_per_la_giornata_della_cul tura_armena.aspx
From: A. Papazian