SportEconomy
22 marzo 2015
Il genocidio degli armeni divulgato attraverso la Maratona di Roma
Questa mattina il giovane imprenditore barese Diran Timurian,
componente del "Bari Road Runners Club" ha corso la XXI Maratona di
Roma con il pettorale "9452".
Diran Timurian ha gareggiato con una speciale maglia progettata e
realizzata per commemorare il Centenario del Genocidio del Popolo
Armeno (1915-2015) di cui egli stesso è discendente, come indicano sia
il nome che il cognome. "I 42 km che percorrerò serviranno ad onorare
1.500.000 armeni massacrati per mano dell'ignoranza", ha dichiarato lo
stesso Timurian.
Il primo genocidio del XX secolo che a tutt'oggi non è ancora
riconosciuto da molti" afferma.
Nessun rancore per nessuno in queste parole di Diran Timurian che non
intende sottolineare il nome dei "massacratori", ma il senso è quello
di chi intende onorare con il suo gesto tutti coloro che furono meno
fortunati dei suoi familiari, i quali miracolosamente riuscirono a
salvarsi e a ritrovarsi.
Il nonno Diran Timurian, e il bisnonno Arthin scamparono alla mattanza
solo perché persone rispettate e stimate dall'intera cittadinanza di
Isparta, capoluogo turco da cui essi provenivano.
Si poterono così ritrovare a Salonicco, dopo l'incendio di Smirne che
li aveva nuovamente separati.
Dai campi profughi della Grecia furono chiamati in Italia
dall'intervento del poeta Hrand Nazariantz che costituendo una
fabbrica di tappeti orientali vi richiese manodopera specializzata.
Diran Timurian, che con il fratello Dario fu tra i primi giovani
italiani a poter mettere piede nella neonata Repubblica d'Armenia nei
primi anni '90, ha sempre ricordato con emozione le sue origini quale
motivo peculiare e distintivo non solo del passato doloroso ma anche
del proprio vissuto, infatti che fra coloro che lo conoscono Diran
Timurian è noto come "LARMENO", come recita sia il suo profilo
twitter, che il retro della sua stessa maglia.
http://www.sporteconomy.it/Il+genocidio+degli+armeni+divulgato+attraverso+la+ Maratona+di+Roma_52083_2_1.html
From: Emil Lazarian | Ararat NewsPress
22 marzo 2015
Il genocidio degli armeni divulgato attraverso la Maratona di Roma
Questa mattina il giovane imprenditore barese Diran Timurian,
componente del "Bari Road Runners Club" ha corso la XXI Maratona di
Roma con il pettorale "9452".
Diran Timurian ha gareggiato con una speciale maglia progettata e
realizzata per commemorare il Centenario del Genocidio del Popolo
Armeno (1915-2015) di cui egli stesso è discendente, come indicano sia
il nome che il cognome. "I 42 km che percorrerò serviranno ad onorare
1.500.000 armeni massacrati per mano dell'ignoranza", ha dichiarato lo
stesso Timurian.
Il primo genocidio del XX secolo che a tutt'oggi non è ancora
riconosciuto da molti" afferma.
Nessun rancore per nessuno in queste parole di Diran Timurian che non
intende sottolineare il nome dei "massacratori", ma il senso è quello
di chi intende onorare con il suo gesto tutti coloro che furono meno
fortunati dei suoi familiari, i quali miracolosamente riuscirono a
salvarsi e a ritrovarsi.
Il nonno Diran Timurian, e il bisnonno Arthin scamparono alla mattanza
solo perché persone rispettate e stimate dall'intera cittadinanza di
Isparta, capoluogo turco da cui essi provenivano.
Si poterono così ritrovare a Salonicco, dopo l'incendio di Smirne che
li aveva nuovamente separati.
Dai campi profughi della Grecia furono chiamati in Italia
dall'intervento del poeta Hrand Nazariantz che costituendo una
fabbrica di tappeti orientali vi richiese manodopera specializzata.
Diran Timurian, che con il fratello Dario fu tra i primi giovani
italiani a poter mettere piede nella neonata Repubblica d'Armenia nei
primi anni '90, ha sempre ricordato con emozione le sue origini quale
motivo peculiare e distintivo non solo del passato doloroso ma anche
del proprio vissuto, infatti che fra coloro che lo conoscono Diran
Timurian è noto come "LARMENO", come recita sia il suo profilo
twitter, che il retro della sua stessa maglia.
http://www.sporteconomy.it/Il+genocidio+degli+armeni+divulgato+attraverso+la+ Maratona+di+Roma_52083_2_1.html
From: Emil Lazarian | Ararat NewsPress